Prima di andare a tagliare, assicurati di aver seguito questo mantra fondamentale: misurare due volte, tagliare una volta. Usa i dati, non il cuore (o l’istinto) per guidare le tue decisioni.
Ecco sette modi in cui i dati possono aiutarti nel capire cosa della tua strategia di marketing sta funzionando:
1. Prima pagina nelle ricerche
Il traffico organico è oro ed è probabilmente il tuo canale più economico. Infatti, una corretta strategia SEO ha la capacità di aumentare i lead, migliorare l’awareness del tuo brand e diminuire i costi di acquisizione. Anche se ci vuole dedizione perchè i tuoi contenuti raggiungano le ambite prime posizioni su Google, ne vale sicuramente la pena. Per iniziare, prendi in considerazione un audit dei contenuti e della SEO, e di adottare un approccio alla SEO basato sui suoi quattro pilastri: tecnica, architettura del sito e usabilità, on-page e off-page.
Fai subito gli interventi necessari e sarai pronto per quando l’emergenza COVID-19 sarà passata.
2. Traffico al sito…e quel maledetto bounce rate
Il traffico interno non è più interno. Il tuo team sta ora lavorando da casa da diversi indirizzi IP. Magari poi il tuo team sta utilizzando un’applicazione per conferenze web che reindirizza alla tua home page, ed ecco che improvvisamente potresti avere un aumento fittizio del traffico. Se in questo periodo ti è capitato di osservare un incremento del traffico, ma con un picchi particolarmente alti nella frequenza di rimbalzo, è il caso di scavare più a fondo. Quando si verificano delle anomalie nei dati (anche quando sono a tuo favore), non considerarle solo in base al valore nominale, indaga. E se hai poco tempo a disposizione chiedi aiuto a qualcuno esperto in questo tipo di analisi. Se i dati sembrano troppo belli per essere veri, probabilmente non sono veri. Solo quando lo avrai appurato con certezza potrai fare i dovuti aggiustamenti ai tuoi piani.
3. Analizza i competitor
Quando è stata l’ultima volta che hai dato un’occhiata ai tuoi competitor? Cosa stanno facendo? Che cambiamenti hanno apportato alle loro strategie? E sono state in termini di frequenza, di tono o di nuove keyword? Indaga la loro DA (domain authority) rispetto alla tua, così come la loro classifica generale e la loro strategia per le parole chiave. Le aziende che danno priorità al marketing in un momento di crisi avranno migliori possibilità di successo nei mesi e negli anni a venire.
4. Paid search e conversioni sui social
Se non lo fai già, prendi l’abitudine di monitorare quotidianamente le tue campagne di paid search e i risultati di quelle social. Dato che ci sono più persone online, c’è la possibilità di far arrivare il tuo messaggio alle persone giuste, al momento giusto. Tuttavia, solo perché sono online non significa che siano pronte a comprare. Se il tuo CPM è basso, ottimo, ma se non c’è nessuna conversione qualcosa non va. Tieni d’occhio il tuo funnel completo assicurandoti di tenere traccia di ogni fase, investigare e sperimentare cambiamenti per migliorare lentamente il tasso di conversione.
5. Social listening
Questo è il momento di essere buoni ascoltatori. Imposta delle dashboard per il social listening su parole chiave specifiche o topic di settore per vedere come reagisce il tuo pubblico. Affina il messaggio in base a questi insight, per offrire contenuti utili al tuo pubblico nella sua nuova normalità. Ricorda, molte persone si stanno rivolgendo ai social in questo momento per entrare in contatto con il mondo, non necessariamente per acquistare i tuoi prodotti. Tuttavia, è comunque possibile aggiungere valore alla conversazione se, prima di tutto, si ascolta.
6. Test, test, test
Solo perché qualcosa ha funzionato una volta o per un altro brand, non significa che funzionerà per te. Oppure no? L’unico modo per saperlo è fare un test! Organizza esperimenti rapidi, economici e facili. Parti da un’ipotesi e fai un test per smentirla o confermarla. Assicurati di mantenere puliti i test A/B, testando solo una variabile alla volta. Alla fine, analizza i dati per capire se ha funzionato o no. Se funziona è ottimo, altrimenti, vai avanti e sperimenta altro!
7. Impatto dell’Email Marketing sulle conversioni
Questa è un’altra attività su cui potresti sperimentare con dei test. Potresti, per esempio, partire tenendo traccia delle aperture e dei clic, e testare diversi oggetti, orari di invio, formati, bottoni vs link, frequenza degli invii, contenuti personalizzati, ecc. Se non ci avevi mai pensato, questo è il momento giusto. Ora più che mai, è importante sapere quale messaggio è più efficace con i tuoi clienti. E ripetiamo… assicurati di tenere traccia dell’impatto effettivo delle tue email e dei risultati sul funnel: i clic sono solo una vanity metrics se non osservi anche altri elementi come le conversioni.
Anche se nulla di questa situazione è “business as usual”, i dati possono essere la bussola che ti aiuterà a navigare con successo nel panorama attuale. E anche se il tuo budget è stato ridotto, non farti prendere dal panico: usa questo tempo per pianificare dei test, delle content strategy o campagne da lanciare in futuro. Quando saremo di nuovo in ufficio, tu sarai stato il data-driven marketer che ha misurato due volte e tagliato solo una.