Il social media marketing è un’area del marketing che ormai tutte le aziende, indipendentemente dal loro settore, devono prendere in considerazione. Questo perché i social network sono diventati luoghi dove gli utenti passano gran parte del loro tempo: circa il 75% degli italiani è attivo sui social, stiamo parlando di una cifra vicina ai 44 milioni di persone, fra le quali ci sono anche i tuoi potenziali clienti. Inoltre, il 32,3% di questi utenti utilizza le piattaforme social per fare ricerche sui brand.
Infatti, i social non sono popolati solo da persone: anche le aziende hanno trovato il loro posto e hanno imparato a sfruttare tutte le opportunità offerte dalle piattaforme.
Non avere un account ti priva di buona parte della visibilità che potresti ottenere e può farti perdere credibilità agli occhi degli utenti. I social possono essere ottimi alleati della tua brand reputation: un’azienda presente e attiva sui social viene considerata più evoluta e attenta al rapporto con i clienti. Questo, sul lungo periodo, avrà effetti positivi anche in termine di vendite di prodotti e servizi.
Fra i tanti motivi per cui le aziende decidono di approdare sui social, infatti, c’è anche la costruzione di una community interessata al brand. È uno dei modi migliori per consolidare la propria presenza online e raggiungere nuovi clienti, da poter fidelizzare attraverso le tecniche di funnel marketing.
Ma non solo, i social network permettono alle aziende di diventare parte attiva delle conversazioni che avvengono online. È un’ottima opportunità per dimostrare autorevolezza nel proprio settore e consolidare la credibilità del brand.
Principali differenze fra comunicazione social B2B vs B2C
Ma cosa differenzia l’utilizzo dei social network per il B2B rispetto al B2C? Partiamo dal principio: generalmente, i clienti B2B sono più complessi perché fanno acquisti molto calcolati, che vengono discussi internamente, magari per tempi molto lunghi. I clienti B2C, invece, sanno già il tipo di prodotto che cercano e in breve tempo sono pronti ad acquistare.
Per questo motivo, le aziende B2B dovrebbero concentrarsi sulla creazione e sul mantenimento di relazioni con i follower basate sulla fiducia. Ci vuole più tempo per convertire i clienti B2B, per cui l’importante è puntare sulla qualità più che sulla quantità.
Il social media marketing per il B2B è incentrato sulla creazione di contenuti che si rivolgono ai professionisti, per instaurare un legame duraturo. Questo implica un passo ulteriore rispetto al B2C, perché diventa fondamentale riuscire a coinvolgere l’azienda a diversi livelli per essere certi di intercettarne i decision maker.
I contenuti B2B saranno più professionali, per dimostrare le capacità di un’azienda e perché dovrebbe essere scelta. Le aziende B2C, invece, possono concentrarsi su contenuti coinvolgenti e divertenti. Questo non significa il B2B debba essere noioso, ma che i contenuti proposti devono essere più autorevoli e seguire logiche diverse, che non prescindono dalla creatività.
Piattaforme social per il B2B
Per capire quali social inserire nella tua strategia, parti con un’analisi dei competitor per capire i canali utilizzati e l’uso che ne fanno per raggiungere il pubblico. In questo modo, avrai un’idea su quali social scegliere per cominciare. All’inizio potresti concentrarti su una o due piattaforme per non perdere il focus. Sicuramente, ci sono alcuni social più importanti di altri quando si tratta di B2B.
Il social d’eccellenza per il B2B è popolato principalmente da Millennials e le molteplici funzionalità a disposizione permettono di raggiungere le persone giuste in termini di ruolo professionale, azienda, settore, anzianità e molto altro.
Pur essendo la piattaforma social perfetta in ambito B2B, non è l’unica strada che dovresti percorrere.
La piattaforma dell’uccellino azzurro conta 238 milioni di utenti attivi giornalmente in tutto il mondo e si rivolge principalmente agli utenti con un’età compresa fra i 25 e i 34 anni. È il luogo perfetto per intercettare i trend di settore tramite gli hashtag, che possono essere utilizzati anche per raggiungere un pubblico realmente interessato ai tuoi contenuti.
Twitter si contraddistingue poi per la possibilità di instaurare una conversazione diretta con i clienti e i giornalisti, e di utilizzare il social come canale per diffondere notizie o informazioni aziendali.
Qui sono presenti circa 2,96 miliardi di utenti attivi mensili in tutto il mondo, soprattutto nella fascia d’età 25-34, seguita da quella 18-24. Facebook è ottimo per lavorare con le inserzioni, ma anche per condividere contenuti focalizzati sui dipendenti.
Anche qui è possibile costruire delle relazioni più profonde e umane, grazie alla creazione di una vera e propria community intorno al brand. Questa piattaforma offre diverse possibilità per le aziende, dai gruppi, utili per rivolgersi direttamente alla propria community e raccogliere i feedback dei clienti, alla possibilità di aprire uno shop per vendere direttamente i prodotti in-app incrementando il traffico web e le vendite.
YouTube
Il social network video di Google ha raggiunto i 1,7 miliardi di utenti unici attivi al mese e in media gli utenti trascorrono 18 minuti al giorno guardando video, soprattutto nella fascia d’età 25-34. È un archivio perfetto per conservare tutorial, interviste, presentazioni e spot.
Tra i vantaggi per le aziende, sicuramente c’è la possibilità di migliorare la SEO e ampliare la reach, grazie a un algoritmo di raccomandazione che permette alle aziende di rivolgersi a nicchie molto specifiche per raggiungere un’audience maggiore.
La piattaforma ospita più di 2 miliardi di utenti attivi mensili (principalmente nella fascia d’età 18-24 e 25-34) e si caratterizza per i contenuti visuali. Per le aziende B2B può essere utile per condividere contenuti come infografiche o mini-guide, ma anche per parlare della cultura aziendale e dei valori in cui crede il brand. Instagram ha poi introdotto una serie di nuovi formati per rispondere alle esigenze degli utenti e competere con le altre piattaforme (reel, storie, dirette, …).
Strategia social per il B2B
Per avviare la tua strategia social parti con un’analisi dei competitor. Cerca di capire quali contenuti e argomenti funzionano meglio, come le altre aziende interagiscono col pubblico e su quali piattaforme ottengono più interazioni. Da qui potrai trarre le tue conclusioni e cercare un modo per differenziarti ed emergere rispetto alla moltitudine di brand che comunica sui social.
Altro aspetto che dovrai definire da subito sono gli obiettivi che vuoi raggiungere: dovrai monitorare l’andamento dell’attività per capire se la strategia è vincente o ha bisogno di qualche accorgimento per migliorare. Non dimenticarti di definire meglio che puoi il tuo target di riferimento, così da capire a chi ti stai rivolgendo e quali temi possono risultare più interessanti in funzione dei tuoi obiettivi. In base al tuo pubblico potranno variare gli argomenti da trattare, ma anche il Tono di voce o la tipologia di grafiche da usare sui tuoi canali.
Ovviamente, i contenuti da pubblicare devono seguire una certa logica, per cui non puoi prescindere da un piano editoriale ben strutturato. Cerca di offrire contenuti che siano davvero di valore per il tuo pubblico, come per esempio ricerche, whitepaper o guide, ma anche case history, che raccontino i tuoi casi di successo, o approfondimenti sui tuoi prodotti o servizi.
Infine, sfrutta la pubblicità online. Il paid social è uno strumento indispensabile, soprattutto quando il brand deve posizionarsi e costruire la propria community. I social network stanno diminuendo sempre di più la reach organica, per cui le campagne o le sponsorizzazioni ti aiuteranno a raggiungere un pubblico più ampio e specifico.
Creare e applicare una strategia di social media marketing per il B2B può risultare impegnativo. Dedica le risorse necessarie per sviluppare tutti i task, pensa a un team dedicato alla gestione delle piattaforme e riserva un po’ di budget per la promozione. Seguendo tutte queste accortezze ogni azienda può riuscire a conquistare l’attenzione e la fiducia di chi lavora nelle imprese-target, fino a raggiungere la conversione.
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