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LEWIS

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LEWIS

Pubblicato il

Dicembre 12, 2019

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Quando penso a quanto velocemente il panorama dei social media può cambiare (e lo fa), penso che per me e il mio team, per quanto siamo esperti, non è facile parlare di trend e previsioni per il nuovo anno, anche se è ormai proprio dietro l’angolo. Il decennio è agli sgoccioli, ma nel mondo del social media marketing i cambiamenti possono essere davvero rapidissimi. Tuttavia, con qualche chiacchierata in ufficio, riunioni di team, osservazioni e un pizzico di buon istinto in fatto di digital marketing abbiamo messo insieme i trend che ci aspettiamo di vedere nel 2020 e a cui prestare attenzione nel pianificare le proprie campagne.


Le Stories di Instagram diventeranno sempre più importanti a livello business

Ricordi quando il consenso delle Stories di Instagram era al livello “copia-di-Snapchat”? Sarò la prima ad ammettere che non avrei mai pensato di lanciarmi in questa attività, eppure eccomi qui, a raccontare a colleghi marketer e potenziali clienti quanto siano importanti le Stories per le aziende. Il punto, con i social media, è che i brand devono essere capaci di raccontare la propria storia, e come farlo meglio se non usando una funzione che si chiama proprio “storie”?

Le Stories sono un altro modo per gli utenti di entrare in contatto con le aziende su Instagram e alla fine arrivare alle landing page o ai profili di quel brand. Eppure, ogni giorno spuntano come funghi nuove funzionalità, che offrono agli utenti sempre nuove forme di interazione. Le aziende, per esempio, da poco possono aggiungere le proprie GIF alla piattaforma e ci sono altri mille elementi da poter sfruttare, inclusi gli sticker acquistabili. Brand come Aldi o Big Lots usano i sondaggi per chiedere agli utenti che tipo di contenuti vorrebbero vedere di più, dimostrando che i contenuti organici sui social, come i post sponsorizzati, devono sempre essere rilevanti e personalizzati. Nel 2020, prevedo che ci saranno a disposizione sempre più features e i brand che non sapranno sfruttarle al meglio resteranno più indietro di chi ne riesce a cogliere il potenziale.

GIF prisma LEWIS

Sempre più eCommerce, anche sui social

Parlando di sticker acquistabili per Instagram, gli utenti hanno sempre più opzioni a disposizione per poter completare i propri acquisti direttamente da smartphone. Con l’ingresso nel 2020 non ci sorprenderebbe vedere sempre più funzionalità dedicate allo shopping nei feed dei social media. Sembra che i grandi dei social abbiano studiato attentamente il successo delle campagne B2B su Instagram, quelle che hanno permesso agli utenti di completare form per la raccolta di lead o di iscriversi via mail senza dover mai uscire dalla piattaforma, e abbiano deciso di replicare le stesse tattiche anche per le vendite B2C.

Immaginiamo che nei prossimi 3-5 anni, lo shopping sui social permetterà di colmare il gap fra la navigazione via mobile e gli acquisti via desktop. I social media potrebbero essere l’anello di congiunzione che permetteranno allo shopping da smartphone di raggiungere nuove vette. Sarà fondamentale per le aziende monitorare i percorsi di vendita via mobile e identificare le aree di miglioramento sui propri canali social o sui siti mobile.

Trend 2020: Social Media - Instagram shopping

 

Le aziende dovranno prendere confidenza con i gruppi su Facebook

Lo abbiamo sentito mille volte: a causa degli algoritmi delle piattaforme la reach organica sui social è in diminuzione, soprattutto su Facebook. Anche se questo può essere sconfortante per le aziende, non significa che le strategie social in organico vadano abbandonate nel 2020, ma solo che devono essere adattate.

Quando Mark Zuckerberg e il team di Facebook hanno deciso di dare la priorità alle community nei feed degli utenti, abbiamo scherzato tutti sul fatto che avremmo visto molte più foto di bambini e di proposte di matrimonio… e lo scherzo è diventato realtà. Eppure, abbiamo assistito anche a un aumento dei post nei gruppi Facebook, le comunità virtuali della piattaforma, che permettono agli utenti di entrare in contatto gli uni con gli altri in base a interessi, gusti, località e così via. L’algoritmo favorisce questo genere di post, quindi se le aziende vogliono raggiungere più utenti in organico per essere in contatto con il proprio pubblico, dovrebbero investire in una strategia appropriata. Dal momento che le persone scelgono attivamente di entrare a far parte di un gruppo, saranno automaticamente molto più coinvolti rispetto a quei contenuti. È una grande occasione che permette ai brand di raggiungere gli utenti potenzialmente già interessati ai propri prodotti o servizi, e anche di interagire con loro. Le aziende potrebbero anche scoprire alcuni fan o ambassador. Diversi brand stanno già approfittando dei gruppi Facebook e sfruttando i vantaggi di un miglior engagement.

I marketer dovranno inseguire i giovani sulle nuove piattaforme social

Ricordi quando Facebook era riservato agli studenti universitari? Solo in un secondo momento si è aperto a tutti e utenti giovani e meno giovani sono accorsi sulla piattaforma. E poi è successo qualcosa di interessante. Con l’arrivo di genitori, zii e persino nonni, le generazioni più giovani hanno iniziato ad abbandonare Facebook. Ora che i social sono in circolazione da un po’, alcune piattaforme hanno iniziato a invecchiare con i propri utenti. I marketer che vogliono raggiungere un pubblico più giovane, dovranno esplorare i nuovi social e creare nuovi contenuti adatti.

 

Una delle piattaforme a cui i professionisti del marketing dovranno sicuramente prestare molta attenzione nel 2020 è TikTok. La Gen Z ha letteralmente preso d’assalto questa app pensata per brevi video da guardare via mobile. La maggior parte degli utenti attivi su questo social è al di sotto dei 24 anni, rendendolo il posto ideale per interagire con i clienti più giovani. Come per ogni social, sarà fondamentale per i marketer capire a pieno il tipo di contenuti più idonei da condividere sui nuovi social e adattare di conseguenza la propria strategia. Nel caso di Tik Tok “original video content is king”.

Aumenteranno le ads basate sulla localizzazione

Dal momento che la maggior parte delle persone ha almeno un dispositivo con GPS attivato in ogni momento, la targettizzazione sui social media basata sulla posizione è diventata piuttosto accurata e, di solito, rilevante. La targettizzazione in base alla posizione non è una novità, ma dal momento che sempre più persone sono sempre più connesse dai propri dispositivi mobile, e la localizzazione di questi dispositivi è sempre più precisa, vedremo questo tipo di annunci in aumento.

Quando le persone sono in fila alla cassa o in attesa di un mezzo di trasporto, ingannano il tempo sui propri smartphone. Spesso anche se sono impegnate in altre attività, come fare la spesa, sono connesse per controllare i propri profili social. Perché allora non mostrargli un post sponsorizzato con un’offerta del negozio in cui sono proprio in quel momento? O perché non fargli visualizzare offerte e sconti per un hotel nella città in cui sono appena arrivati o da cui provengono? Molti brand già adottano questa tattica, e saranno sempre di più a farlo nel 2020.

Le campagne di Lead nurturing saranno incorporate nelle campagne paid social

LinkedIn ha annunciato l’opzione per implementare il “nurture targeting”. Questo significa che sarà possibile includere diversi tipi di annunci sponsorizzati all’interno della stessa campagna. Se una persona che fa parte del tuo pubblico vedrà un annuncio, potrà vederne anche un secondo di un altro tipo o con un contenuto diverso, permettendoti di coltivare i tuoi utenti target e guidarli nel percorso che porta al completamento di un form per la raccolta di lead.

Se pensiamo al prossimo anno, il nurture targeting sarà uno strumento utile per sfruttare diversi tipi di media all’interno di una campagna. In passato, un annuncio e un video sponsorizzati avrebbero richiesto l’attivazione di due diverse campagne. In questo modo, invece, potrai anche testare i formati dei vostri annunci con A/B test che ti permetteranno di capire quali sono più interessanti per il tuo pubblico.

Tutto o niente: l’operatore OR

Prendendo spunto da Facebook, anche LinkedIn ha recentemente implementato l’operatore OR per costruire e restringere il target. Attualmente, è possibile utilizzare AND per definire il proprio target, per esempio, vive in Italia AND ha un certo titolo di lavoro. Ora, con l’introduzione dell’OR, è possibile essere più selettivi, per esempio, vive in Italia AND ha un certo titolo di lavoro OR possiede determinate competenze professionali. Questo significa che puoi inserire nel tuo target non solo le persone con un certo titolo professionale, ma anche quelle che non hanno necessariamente il ruolo giusto, ma hanno competenze o abilità nell’area di tuo interesse. Quando pianificherai le campagne pubblicitarie del prossimo anno cercando di ampliare il tuo pubblico, tieni presente che l’operatore OR è utilissimo anche per raggiungere un pubblico di nicchia.

Questo articolo è stato scritto da due delle nostre esperte social, Amy Newton, Digital Marketing Manager (San Diego), e Amy Flippant, Senior Account Manager (Londra).

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Il conto alla rovescia per il 2020 è già iniziato e siamo impazienti di scoprire cosa avrà in serbo per noi il nuovo decennio (e se le nostre previsioni si avvereranno!). Gioca d’anticipo con i trend e le previsioni per il prossimo futuro e pianifica la migliore esperienza possibile per gli utenti che interagiscono con il tuo brand sui social. Se hai bisogno di aiuto per mettere insieme la tua strategia social media 2020, contattaci oggi stesso.

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