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LEWIS

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LEWIS

Pubblicato il

Giugno 15, 2021

Solo 1 Gen Z su 5 lavorerebbe per un’azienda di cui non condivide i valori. La generazione nata fra il 1996 e il 2010 si aspetta dai CEO un impegno verso i principali temi sociali.


Milano, 15 giugno LEWIS, agenzia globale di marketing rivela i risultati della sua nuova ricerca globale dedicata alla Generazione Z e al futuro del workplace. La ricerca, condotta a sostegno del movimento globale HeForShe e del suo recente summit, mostra quali sono le aspettative della Gen Z rispetto alle aziende e ai CEO. I risultati rivelano l’importanza della cultura aziendale e dei programmi di inclusione e diversità sul posto di lavoro, con le questioni di genere ed etnia come priorità assolute.

La nuova generazione sta entrando rapidamente nel mondo del lavoro e vuole essere ascoltata. La Gen Z dà priorità ai valori sopra ogni altra cosa, le aziende che non lo capiscono o che non sono in grado di offrire una valida cultura aziendale avranno difficoltà ad attrarre i migliori talenti.

afferma Chris Lewis, CEO dell’agenzia di comunicazione e marketing LEWIS

Non riuscire a dare priorità alle cause sociali andrà a svantaggio di aziende e CEO. Solo il 19% della Gen Z lavorerebbe per un’azienda di cui non condivide i valori. Nel valutare le opportunità professionali, la cultura aziendale è il secondo fattore più importante, dopo le opportunità di crescita e di carriera che continuano a mantenere la prima posizione. Questioni di genere e di etnia sono i due aspetti principali per la Gen Z, sottolineando quando sia importante per le aziende impegnarsi in prima persona su questi temi e sviluppare programmi adeguati alle aspettative.

L’importanza della cultura aziendale resta evidente:

  • Valori aziendali: il 67% degli intervistati li ritiene più importanti del CEO
  • DEI (Diversity, Equity, Inclusion): il 41% lavorerebbe per un’azienda con una scarsa presenza di minoranze solo se avesse un buon programma dedicato a diversità, equità e inclusione
  • Opportunità: il 46% delle aziende, nella scelta fra due candidati di pari competenze, prediligerebbe quello che porterebbe una maggiore diversità in azienda.

L’indagine ha anche rivelato le aspettative della Gen Z rispetto ai leader, da cui si aspettano una guida per il cambiamento:

  • DEI Leadership: la Generazione Z si aspetta che le Risorse Umane (35%) e i Senior Manager (29%) guidino l’impegno DEI delle aziende
  • Punti chiave per la leadership: il 37% pensa che la qualità più importante di un CEO sia l’essere innovativo. Seguono poi determinazione (35%) ed empatia (33%)
  • Impatto sociale: il 41% ritiene che i CEO debbano essere valutati anche in base al loro impegno nel risolvere grandi problemi sociali.

La ricerca svela quanto siano importanti i programmi DEI e l’impegno sociale per le nuove generazioni. I leader devono prendere posizione e impegnarsi attivamente, raccontando anche cosa intendono fare per progredire su questi importanti temi. Ignorare le questioni sociali li terrà a distanza da un’intera generazione.

ha commentato Edward Wageni, responsabile globale di HeForShe.

Per leggere il report completo: https://www.teamlewis.com/heforshe

A proposito di HeForShe

Nato da UN Women, l’ente delle Nazioni Unite per uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, il movimento HeForShe offre un approccio sistematico e una piattaforma dove chiunque può aderire e impegnarsi per diventare agente del cambiamento e raggiungere la parità di genere. HeForShe invita le persone in tutto il mondo a prendere posizione per creare una visione condivisa di un mondo equo e adottare soluzioni specifiche e localmente rilevanti per il bene comune.

Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.HeForShe.org/en

Metodologia di ricerca

La ricerca Gen Z Research Study si basa su un sondaggio condotto dal team di ricerca LEWIS, per comprendere le aspettative della Generazione Z verso i loro futuri datori di lavoro. Il sondaggio è stato realizzato dall’8 al 19 aprile 2021 e ha raccolto le preferenze di persone della Gen Z (dai 18 ai 25 anni) negli Stati Uniti, in Cina, Francia, Germania, Brasile, Australia, India, Singapore, Regno Unito, Messico, Spagna, Colombia e Paesi Bassi. Sono state intervistate oltre 2600 persone, con un margine di errore complessivo dell’1,9% e una confidenza del 95%. Tutti gli intervistati provengono da OpinionRoute.

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