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LEWIS

Di

Jennifer McManus-Goode

Pubblicato il

Aprile 24, 2018

Tag

PR

Table of Contents

    Programmazione, scelte oculate, spirito di adattamento, ma soprattutto determinazione. Queste sono solo alcune delle doti e degli insegnamenti che il lavoro nelle Relazioni Pubbliche e la corsa su lunga distanza hanno in comune. Il lavoro e i progetti che segui ogni giorno in ufficio, in fondo, sono proprio come delle maratone!


    White paper TEAM LEWIS Definisci il tuo messaggio chiave

    Definisci il tuo messaggio chiave

    Cos’è un messaggio efficace? Quanti ne servono? Come si trasformano
    i messaggi in una comunicazione chiara e in azioni concrete?

    L’anno scorso, in questo periodo, ero nel bel mezzo del lungo e noioso allenamento per la maratona di Boston. Oggi, invece, Milano ospita Stramilano, una delle più importanti corse non competitive che si tengono in Italia, quest’anno alla sue 48esima edizione.

    Il taper è il punto in cui riduci il chilometraggio per dare al tuo corpo la possibilità di riposare e riprendersi dai 4 mesi di allenamento che hai svolto e, soprattutto, di fare in modo che la tua mente sia pronta a correre per 26 miglia. Quest’anno, non sto partecipando alla maratona, ma mentre guardo i runner fuori dal nostro ufficio, che danno il massimo per spingersi oltre al proprio limite, penso che gli insegnamenti appresi dalla corsa su lunga distanza valgano anche per il lavoro che svolgo come professionista PR.

    Lezione 1: avere sempre un programma definito

    Sempre, sempre, sempre.
    Sono sicura che ci sono molte persone capaci di allenarsi senza seguire un programma. Ma io non sono una di queste. Ci sono numerosi vantaggi nell’allenarsi avendo stabilito un piano: il principale è che questo ti consente di capire esattamente in che modo e in quali tempi raggiungere il tuo obiettivo finale. Definisci un programma e poi seguilo ogni giorno.

    Lo stesso vale per qualsiasi campagna di comunicazione. Prima di iniziare a lavorare, devi definire chiaramente i tuoi obiettivi, nonché la strategia e le tattiche che ti aiuteranno a raggiungerli. In fondo, correre una maratona è come gestire una campagna; alla fine tutti grideranno “Fantastico! Al tuo posto non avrei potuto fare di meglio”. Loro non capiranno il lavoro che è stato fatto dietro le quinte, e tu potrai sorridere e dire che è stato facile.

    Lezione 2: è tutta questione di piccole scelte

    Le piccole decisioni quotidiane giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi della corsa su lunga distanza. È molto più facile restare a letto alle 5:30 del lunedì mattina o evitare di uscire quando fuori ci sono 10 gradi, ma la somma di ogni piccolo sforzo ti porterà alla fine ad avere una grande soddisfazione. È necessario concentrarsi su brevi esercizi, come per esempio gli allungamenti, per ottenere buoni risultati durante la gara.

    Lo stesso vale per il lavoro nelle relazioni pubbliche. Puoi essere il miglior stratega del mondo, ma se fai errori di ortografia continui o non rispondi alle e-mail per troppo tempo, ciò avrà un impatto negativo sulla relazione con i tuoi clienti. Passa del tempo a perfezionare i piccoli dettagli ed eliminare i piccoli difetti nel tuo modo di lavorare. Questa è la base di partenza per ottenere un grande successo.

    Lezione 3: adattati

    Notizia FLASH! Il New England, come la Lombardia, è una regione fredda. L’anno scorso mi sono allenata per tutto l’inverno; ho partecipato anche alla “memorabile” corsa per 18 miglia in cui la temperatura non ha mai superato i 15 gradi e la mia acqua e il mio gel si sono congelati. Non amo il freddo, ma ero preparata per questa sfida. Dopo questa esperienza ho avuto un breve (forse non così breve) periodo in cui ero tentata di mollare tutto, ma subito dopo ho deciso di modificare i miei piani di idratazione e nutrizione, ho persino cambiato il tipo di vestiti che usavo di solito per correre, e così ho potuto gareggiare alla maratona, correndo per ben 26 miglia.

    Tutto questo succede anche quando lavori nelle Relazioni Pubbliche. Pianifichi la tua campagna, ma poi il lancio di un prodotto viene posticipato o viene annunciata un’acquisizione o il tuo miglior relatore non è più disponibile. Puoi concederti un po’ di tempo di panico, ma recupera il sangue freddo, rivedi il tuo programma, attua un nuovo piano e vai avanti. Le buone idee che non hai potuto utilizzare per quella campagna possono tornare utili ed essere applicate a qualcos’altro su cui stai già lavorando o possono aiutare i tuoi colleghi in qualche altro progetto.

    Lezione 4: indossa le scarpe giuste

    Letteralmente e metaforicamente. Ho iniziato a correre a livello agonistico solo dopo i 30 anni e quando ho scelto le mie prime scarpe da corsa, ho preso le prime che mi sono capitate e che mi sembravano relativamente carine. Come puoi immaginare, mi sono distrutta i piedi. Le scarpe contano. Affidandoti ai negozi specializzati, che analizzano il tuo stile di corsa e la tua andatura, sicuramente avrai in mano (o ai piedi) le scarpe più adatte a te. Credimi, una volta che ho iniziato a indossare le scarpe giuste, la corsa è diventata molto meno dolorosa.

    Come applicare lo stesso insegnamento alle Relazioni Pubbliche? Il mondo delle PR è cambiato significativamente negli ultimi vent’anni: il panorama dei media è completamente diverso, le redazioni tradizionali appartengono al passato e ora facciamo affidamento a tutto ciò che è “social”. Sarebbe facile per me fingere di sapere tutto ciò che c’è da sapere sulle attuali tendenze in comunicazione, ma il vantaggio di lavorare per una grande società è che non ne ho bisogno. Posso valorizzare miei punti di forza e collaborare con i vari team di ricerca, marketing e digital per offrire i migliori risultati ai nostri clienti. Non fingere di essere qualcuno che non sei. Affina la tua esperienza e crea il tuo team con le persone giuste.

    linea di partenza di una corsa

    Lezione 5: il dolore è inevitabile, la sofferenza è facoltativa.

    Nel suo libro, L’arte di correre, Haruki Murakami scrive:

    Il dolore non si può evitare, ma la sofferenza è opzionale. A volte quando stai correndo pensi: “Amico, mi fa male dappertutto, non ce la faccio più”. La fatica è una realtà inevitabile, mentre la possibilità di farcela o meno è a esclusiva discrezione di ogni individuo.

    Correre una maratona fa male. Ma se avrai questo blocco mentale, il tuo corpo non riuscirà mai a muoversi. Devi trovare la mentalità giusta per superare questo ostacolo.
    Tutti ci siamo sentiti dire “se fosse solo divertente, non sarebbe utile”.

    Indipendentemente dal fatto che tu ci creda o meno, nelle Public Relation, come in tutti i lavori con cui si ha a che fare con i clienti, ci saranno giorni in cui ti chiederai perché lo fai. Ancora una volta, la mentalità è la chiave. È facile lasciarsi coinvolgere da una brutta giornata. Permettiti di “crogiolarti nel dolore” per un breve periodo, se necessario, ma poi vai avanti. Concentrati sul quadro generale e affronta la situazione.

    Lezione 6: impara da chi è più bravo di te

    Sono piuttosto lenta. Quando inizio una maratona, le teste di serie sono già molto più avanti di me e sulla buona strada per finirla in tempo record. Probabilmente non vincerò mai una gara a meno che non riesca ad aumentare la mia resistenza e forza. Oppure potrei arrivare a 95 anni e vincere il titolo solo perché “sono l’unica che alla mia età che gareggia ancora”.  Nel corso degli anni, ho avuto la possibilità di allenarmi con corridori molto più veloci e più forti di me. Masochista? Sì. Intraprendente? Ancora di più.

    Lo stesso vale per il mio lavoro nelle Relazioni Pubbliche. Lavorare con esperti e professionisti più competenti è indispensabile. Mi sono sentita non all’altezza? Assolutamente sì. Ma c’è sempre qualcosa da imparare dal gruppo di colleghi che ti circondano. Se in qualche modo ti senti intimidita, dovresti pensare che “Se sei la persona più intelligente nella stanza, sei nella stanza sbagliata”. I tuoi colleghi, più preparati di te, dovrebbero spronarti e motivarti, non certo spaventarti.

    Lezione 7: i dati sono tuoi amici

    Durante gli anni in cui mi sono cimentata nella corsa, ho imparato a capire il mio corpo e ciò che funziona per me, ma ho ricevuto anche un piccolo aiuto da una serie di app che monitorano la frequenza cardiaca e il ritmo di corsa. Ho usato questi strumenti per apportare modifiche alla mia routine di allenamento e adattarmi quando necessario.

    Non è un segreto che sia difficile misurare il ROI delle PR. Nonostante questo, grazie all’utilizzo dei dati digital, è oggi possibile definire metriche, piani e ottimizzare le campagne sulla base dei risultati raccolti. Mostrare chiaramente ai clienti il tuo valore utilizzando i dati che hai a disposizione e che puoi continuamente monitorare è la chiave per il successo futuro.

    Lezione 8: l’allenamento è la vera maratona

    Quando ho iniziato a correre su lunghe distanze, gli amici mi dicevano che correre una maratona sarebbe stato (relativamente) facile dopo aver completato un periodo di allenamento. Ho partecipato a 5 maratone finora, e sono d’accordo con loro. Dedica quattro mesi della tua vita (tra i 64 e gli 80 allenamenti, a seconda del tuo piano) a questo obiettivo.  Tutto quello che devi fare il giorno della gara è mettere un piede davanti all’altro e arrivare al traguardo.

    Questo vale anche per qualsiasi campagna o evento PR di grandi dimensioni al quale ho lavorato. La fase più impegnativa è la preparazione. Quanto meglio programmi e prepari il tuo progetto, tanto più facile sarà portarlo a termine.

    Spero che queste piccole lezioni possano esserti di aiuto per vincere la sfide tuo lavoro nelle Relazioni Pubbliche, ma se ancora pensi che da solo non ti sarà mai possibile vincere (la corsa non fa per tutti), contattaci e raccontaci di cosa hai bisogno, i nostri professionisti PR sono qui per aiutarti.

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