In quanto professionista delle PR nel settore tech, la narrazione dei prodotti è uno dei pilastri fondamentali per un piano di comunicazione di successo, insieme alla thought leadership e alla narrazione portata avanti dai consumatori. Dal punto di vista del cliente, non c’è niente di più soddisfacente che avere tra le mani un ottimo acquisto! Se gli utenti vengono costantemente convertiti in clienti ogni giorno, è proprio grazie a una narrativa che non solo gli spiega cosa fa il prodotto, ma dimostra anche come potrebbe migliorargli la vita.
Prima della pandemia e della diminuzione delle redazioni, ottenere dei contenuti dedicati al proprio prodotto era più facile di quanto non lo sia oggi. Negli ultimi quattro anni l’innovazione tecnologica ha fatto passi da gigante e ne abbiamo avuto prove con lo sviluppo dei vaccini contro il coronavirus e il lancio sul mercato l’Intelligenza Artificiale. Di conseguenza si è alzata l’asticella, quindi abbiamo standard più alti quando si tratta di scegliere quello che per noi è un buon prodotto.
I giornalisti ricevono tantissimi pitch durante la settimana sui nuovi prodotti, ma ciò che può fare la differenza e attirare il loro interesse è uno storytelling di prodotto coinvolgente, una storia diversa, nuova o disruptive. Parte del nostro lavoro nelle PR implica proprio lavorare con i brand e i loro team prodotti per dare vita a questa tipologia di storie. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i prodotti possono avere una storia che finirà su Forbes. Infatti, l’arte dello storytelling comprende anche la capacità di sapere quando la tua notizia o storia merita l’attenzione dei media oppure no.
Ora ti starai chiedendo: ma come posso sapere se ho tra le mani un buon storytelling di prodotto? Continua a leggere e scopri alcuni consigli che ti aiuteranno ad emergere rispetto ai tuoi competitor.
1. Pensa alle origini del tuo prodotto
Non tutti i prodotti nascono nel garage di Steve Jobs, ma questo non significa che il concept alla base del tuo prodotto non possa interessare ai media.
Una domanda che io e il mio team facciamo sempre alle aziende che ci contattano è “C’è una storia unica e originale dietro alla nascita del tuo prodotto?”. Per molte aziende la risposta è legata al miglioramento della customer experience, quindi spesso ci rispondono che “Il prodotto è nato in risposta alle richieste dei clienti”. Anche se questa storia di per sé non è peculiare o particolarmente coinvolgente, il nostro lavoro come professionisti delle PR è quello di scavare a fondo per trovare il giusto gancio in grado di ampliare il discorso.
Il prodotto ha spinto l’azienda a costruire una piattaforma proprietaria da zero? Se sì, perché ha fatto questa scelta? Il prodotto sfrutta tecnologie emergenti per migliorare l’esperienza del cliente? È stato lanciato come prodotto base che nel tempo ha reso necessaria una divisione dedicata? Prendersi del tempo per capire il percorso del prodotto prima, durante e dopo la sua implementazione può fornire degli elementi utili per creare una storia quanto più convincente e coinvolgente possibile.
2. Basati sul momentum
Un buon articolo, specialmente quando viene pubblicato su un tier one di business, raramente può basarsi solo su una storia legata al prodotto. Il consiglio che dò a molti dei miei clienti è quello di combinare le opportunità di storytelling sul momentum aziendale con le notizie sul prodotto. In questo modo diventa più facile fornire ulteriori elementi di interesse nel caso in cui la storia del prodotto non sia originale per il contesto di mercato in sé, ma sia importante per la vision o gli obiettivi dell’azienda.
Gli storytelling di prodotto che si legano al successo aziendale o stimolano un cambiamento nella strategia del brand sono ciò di cui i giornalisti vogliono parlare, specialmente se si tratta di un’azienda quotata in borsa o di una startup ad alto tasso di crescita. Svelare il dietro le quinte su come è nato il prodotto e su come sta guidando il piano e/o la crescita dell’azienda può essere d’esempio per l’industry e ispirare o insegnare qualcosa.
3. Rivoluziona l’industry
Uno degli storytelling più coinvolgenti è quello basato sulla rivoluzione del settore in cui si opera. Questo perché ogni giorno vengono lanciati sul mercato moltissimi nuovi prodotti, quindi diventa sempre più difficile per il tuo target di riferimento (e ancora di più per i media) capire come le cuffie che sono state lanciate settimana scorsa siano nettamente diverse da quelle uscite questa settimana.
Le caratteristiche o gli aggiornamenti dei prodotti che non portano nulla di nuovo rispetto alla concorrenza non ti faranno ottenere un articolo a tutta pagina o una demo. Il consiglio che posso dare a tutte le aziende è di condurre prima un’approfondita analisi dei competitor e dei loro prodotti, così da capire veramente se il prodotto che vogliono lanciare è “unico nel suo genere”. I media sono costantemente sommersi da storie su prodotti che sono “i primi nel loro settore”, ma scavando a fondo la narrazione poi non è mai così fresca come sembra.
Ciò che è fondamentale per raccontare una storia di un prodotto disruptive è la capacità di mostrare, oltre che dire. Proponi una prova del prodotto, per mostrare al pubblico come la tua nuova cover possa effettivamente salvare il telefono dal peso di un camion. Oppure, racconta storie che evidenziano i vari gradi di valore che il tuo prodotto può aggiungere alle vite dei tuoi clienti.
È difficile essere disruptive quando tutti nel settore hanno lo stesso obiettivo. Ma ricorda: se non hai prove solide per sostenere ciò che dici, i media saranno pronti a individuare queste lacune e bypassare la tua storia per cercare qualcosa di migliore.
Ci troviamo in una nuova era ricca di innovazioni, cosa certamente stimolante per chi lavora nell’industria tecnologica, ma riuscire a sviluppare uno storytelling efficace che renda il tuo prodotto unico e distintivo può risultare ancora più difficile. Sfida il tuo team PR e di prodotto a scavare in profondità per trovare ciò che rende davvero unica la tua proposta rispetto a quella degli altri: questo aiuterà i media e il tuo pubblico a distinguere un semplice racconto da una storia ben riuscita.