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LEWIS

Di

Chiara Morelli

Pubblicato il

Novembre 6, 2020

Questa mattina si è svolto il seminario organizzato da UNA, parte del programma UNA+, il ciclo di webinar e seminari dedicati alla formazione continua dei professionisti delle PR.
Al seminario di oggi, Come cambia il ruolo delle PR con il digitale? ho avuto il piacere di partecipare anche io, per raccontare l'esperienza del team LEWIS nella trasformazione delle Public Relation in People Relation.


UNA Chiara Morelli Team Lewis

LEWIS nasce come agenzia di PR internazionale, ma oggi è una vera e propria agenzia di marketing globale. Io e i colleghi, come molti professionisti della comunicazione, abbiamo vissuto e continuano a vivere questo cambiamento sulla nostra pelle. Contaminazione e ibridazione sono le parole chiave che, come un filo rosso, hanno scandito questi anni e che continuano a caratterizzare il tempo presente e futuro.

Il digitale e le PR

Il settore delle PR si è trasformato in un hub digitale che digerisce costantemente nuove strategie, tattiche e competenze per ottenere risultati ancora maggiori.

La tecnologia digitale ha cambiato le regole del gioco per i professionisti delle PR. Nel panorama di oggi, un comunicato stampa da solo non più è sufficiente. Vi è così tanto in più da fare! Le PR digitali ora si trovano a dover gestire una vasta gamma di attività, tra cui i contenuti web, l’analisi delle performance, i social media e l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Questo ha offerto ai professionisti delle PR nuovi modi per connettersi con il proprio target e ha reso più facile che mai ottenere risultati e metriche misurabili.

Dati e insight

La parola “Digitale” a volte può spaventare, semplicemente perché racchiude così tanto. Tutto sembra essere digitale, tutti vogliono passare al digitale. Nelle PR, abilitare il digitale significa utilizzare dati online o dati di clienti / consumatori per prendere decisioni migliori e più rapide.

In quest’ottica, la ricerca è un ottimo strumento da utilizzare nelle comunicazioni aziendali per fornire metriche di marchio o di prodotto. Un solido piano di comunicazione dovrebbe includere l’analisi degli insight nelle varie fasi del processo per testare e verificare le ipotesi e per valutare i messaggi in modo da poter apportare miglioramenti. La pianificazione strategica implica pertanto la continua integrazione di dati nel proprio piano, per evitare passi falsi e per avere un’idea di come si comporta il pubblico di destinazione. La fase di analisi rappresenta quindi un potente tool PR per elevare la strategia di comunicazione, individuare l’identità del marchio e diffonderne una maggiore consapevolezza.

Il nuovo rapporto delle PR con i media

Nel panorama digitale odierno, le informazioni vengono scambiate quasi più velocemente della luce e ci sono più canali da considerare oltre alla stampa che oggi vede pubblicazioni completamente digitali, diventando pertanto i media online sempre più influenti. Il mondo di Internet non si ferma mai, e ciò ha reso la tempestività dei contenuti ancora più imperativa, il che significa che i professionisti delle PR devono agire più rapidamente!

Inoltre, i tempi di attenzione si stanno riducendo, il che richiede la necessità di contenuti e menzioni del marchio che si distinguano per aumentare la probabilità di essere notati. Questo può concretizzarsi sotto forma di contenuti brevi e digeribili, come blog post, o elementi visivi che attirano l’attenzione come immagini, infografiche o video. L’idea è di trasmettere il ​messaggio, ma più velocemente e meglio.

Di fatto, costruire e coltivare relazioni è ancora imprescindibile nel nostro lavoro. La digital audience non è più quindi solo formata da giornalisti e blogger, dagli stakeholder, i manager stessi dell’azienda e i dipendenti, ma da tutti quei soggetti che riescono a essere influenti.

PR e social media

Forse l’aspetto più impegnativo delle PR digitali è allinearsi con altre attività di marketing, ma è proprio l’integrazione che gioca un ruolo fondamentale nel garantire la coerenza del messaggio su tutti i touchpoint, inclusi i social media, che fungono da canale aggiuntivo non solo per amplificare il messaggio a un pubblico più ampio e ricettivo, ma anche per raccogliere feedback e analisi su come il  pubblico percepisce i marchi o le notizie dei tuoi clienti.

Il raggio d’azione include anche influencer che godono di ampio consenso, non solo perché vantano un seguito di persone considerevole, ma perché parlano a pubblici specifici che possono essere di interesse per i brand. Se, l’obiettivo per ogni professionista PR è stabilire credibilità e posizionare il marchio dei clienti come leader di settore, quale modo migliore per aumentare la consapevolezza del marchio se non quella di coinvolgere persone che godono già della “fiducia” di un’ampia fetta del proprio target di riferimento?

Public relation vs People Relation

La creazione di una connessione umana tra un marchio e il suo pubblico si è rivelata fondamentale in questo 2020 così complicato. Per le aziende è sempre più importante creare campagne che suscitino emozioni pertinenti e memorabili. Le migliori campagne non si concentrano solo sulla acquisizione di clienti (lead generation), ma sulla fidelizzazione e la creazione di veri fan appassionati del marchio, che cercano in modo proattivo le informazioni e diventano sostenitori e ambassador del brand.

Per questo è sempre più importante considerare come raggiungere i consumatori che oggi tuttavia sono sopraffatti dall’iper-connettività. Non esistono soluzioni standard disponibili per tutti. La sfida è reale, ma è anche una carta bianca per la creatività e la chiave sarà creare campagne che attingano alle verità umane e riconoscano il potenziale umano.

Le Digital PR

Man mano che le aziende si adattano, le PR devono seguire e, addirittura, guidare la trasformazione digitale. Le PR digitali rafforzano le aziende, dimostrando anche di essere molto utili quando si tratta di adattare e ampliare le opportunità di business e di accrescere il successo di un’azienda nel lungo periodo. Grazie alle Digital PR, infatti, per i brand è possibile creare credibilità sui media earned e paid, avviare la brand loyalty , migliorare il proprio ranking sui motori di ricerca, produrre condivisioni sui social e tenere traccia dei KPI.

Ci sono pertanto più vantaggi per le PR digitali che svantaggi, ma l’era digitale presente e futura non aspetta i professionisti delle pubbliche relazioni che non si adattano. Il futuro di questa professione sarà sempre più orientato a creare un contatto con la singola persona e non con i pubblici indifferenziati di cui abbiamo parlato.

Riascolta il seminario Come cambia il ruolo delle PR con il digitale?

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