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LEWIS

Di

Alessia Caruso

Pubblicato il

Novembre 12, 2024

Tag

Calendari dell'avvento, Marketing, Natale

Table of Contents

    I calendari dell’avvento non sono più di soli cioccolatini o cosmetici: oggi ne esistono per ogni gusto e interesse, dai fan del tè ai collezionisti di giocattoli. Infatti, i brand stanno sfruttando sempre di più l’idea di creare calendari tematici per nicchie specifiche, puntando su una segmentazione molto mirata che permetta loro di raggiungere nuovi target con offerte uniche e personalizzate.


    Key Takeaways

    • Targeting per nicchie: I calendari dell’avvento si rivolgono a segmenti specifici, aiutando i brand a raggiungere nuovi gruppi di consumatori.
    • Tempistiche strategiche: L’hype per i calendari dell’avvento inizia mesi prima di Natale, adeguandosi ai trend d’acquisto.
    • Esclusività e FOMO: La disponibilità limitata e i prodotti esclusivi creano un senso di urgenza e desiderio, aumentando le vendite e l’engagement social.
    • UGC e influencer: Unboxing e contenuti promozionali tramite influencer alimentano il passaparola e rafforzano la presenza del brand sui canali social.
    • Esperienze VIP: Anteprime esclusive ed eventi privati per i clienti premium fidelizzano e valorizzano l’esperienza d’acquisto.
    • Bundle: Offrendo una varietà di prodotti, i brand incentivano la scoperta e la fedeltà al brand andando oltre il periodo natalizio.

    Lo so, novembre è iniziato da poco e sto già parlando di calendari dell’avvento, eppure sono sempre di più i brand che cominciano a creare hype intorno a questa tipologia di prodotto… già da fine agosto! Questa tendenza può essere spiegata da alcune statistiche molto interessanti che sono emerse nell’ultimo periodo.

    Da un lato, il TikTok Holiday Playbook 2024 rivela che il 68% degli utenti in piattaforma inizia i propri acquisti natalizi oltre un mese prima, dimostrando che il Q4 è il momento perfetto per rivedere gli obiettivi, ottimizzare gli account e lanciare delle campagne pre-festive per ottenere risultati e informazioni utili per la prossima stagione.

    Dall’altro, Spotify ha lanciato la sua prima campagna OOH a Londra per evidenziare l’importanza di avviare le proprie campagne natalizie già a settembre.

     

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    Infatti, a settembre non c’è solo il back to school: l’estate giunge lentamente al termine per lasciare il posto alla spooky season e a una serie di periodi chiave per lo shopping, condensati nel Q4. Secondo alcune analisi di Spotify, 1 utente su 4 comincia ad acquistare i regali di Natale già ad ottobre e quasi il 60% cerca di portare a termine la maggior parte degli acquisti per le feste durante il Black Friday.

    Ma perché tutto questo funziona? Ecco aspetti elementi chiave dietro ai calendari dell’avvento dei brand:

    1. Esclusività

    I calendari dell’avvento vengono prodotti in quantità limitate e commercializzati solo in vista del Natale, due fattori che già di per sé hanno il potere di creare un forte senso di bisogno e urgenza tra i consumatori, amplificato anche dalla possibilità di fare pre-order con largo anticipo. La FOMO (Fear Of Missing Out) diventa un fattore cruciale che spinge i clienti a compiere un acquisto impulsivo per paura di perdersi un’occasione irripetibile.

    A ciò si aggiunge il fatto che spesso i calendari dell’avvento diventano parte della strategia di lancio di un nuovo prodotto o includono pezzi esclusivi che non possono essere acquistati separatamente, andando a creare una sorta di competizione tra gli affezionati del brand che aumenta l’engagement e favorisce la condivisione del prodotto sui social media, dando ancora più visibilità all’iniziativa.

    2. UGC e viralità sui social

    Sempre più brand B2C stanno integrando gli UGC (User Generated Content) all’interno della propria strategia di marketing, incoraggiando gli utenti a condividere i propri unboxing sui social e a diventare parte dell’universo del marchio. Questo tipo di contenuti alimentano in maniera naturale ed economica la viralità del prodotto.

    A tutto questo si aggiungono poi le collaborazioni con influencer e creator, che con mesi di anticipo iniziano a incuriosire i follower e spoilerare i prodotti contenuti nei calendari dell’avvento, rafforzandone il valore percepito e creando ancora più hype intorno al prodotto. Questo tipo di attività è centrale sia nel processo di costruzione della fedeltà del cliente che nella creazione di una comunicazione efficace sui canali digitali.

    3. Esperienza VIP

    Nel caso dei brand di lusso o di nicchia, i calendari dell’avvento diventano uno strumento utile a creare esperienze esclusive. Ad esempio, i clienti che acquistano il prodotto vengono invitati a eventi privati o alle anteprime dei nuovi prodotti. In questo modo, le aziende creano una connessione più profonda e personalizzata, che da un lato fidelizza i clienti e dall’altro porta l’azienda a differenziarsi dai competitor e a raggiungere obiettivi di posizionamento sul mercato che vanno oltre la semplice vendita.

    4. Bundle di prodotti

    In molti casi, i calendari dell’avvento diventano molto appealing per i potenziali clienti del brand, perché gli permettono di acquistare e testare una vasta gamma di prodotti a un prezzo più conveniente. Di conseguenza, aumentano le probabilità che i clienti si innamorano di più articoli e diventano acquirenti fissi. In questo senso, i calendari dell’avvento non spingono le vendite solo durante le festività, ma contribuiscono anche ad amplificare il customer lifetime value nel lungo periodo.

    Conclusione

    Insomma, i calendari dell’avvento si sono trasformati da semplice simbolo natalizio a un vero e proprio strumento di marketing capace di attrarre, fidelizzare e stupire i consumatori. Con strategie che vanno dall’esclusività alla creazione di esperienze personalizzate, questi prodotti continuano a dimostrare quanto i brand siano disposti a sperimentare per rimanere rilevanti sia prima che durante le festività. In un mondo in cui l’esperienza d’acquisto è sempre più importante, i calendari dell’avvento rappresentano un perfetto esempio di come creatività e innovazione possano essere inclusi efficacemente all’interno del proprio piano marketing, sviluppando così nuovi stratagemmi per generare engagement e aumentare le vendite.

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