Skip to main content
LEWIS

Di

Andy Franco

Pubblicato il

Agosto 27, 2021

Tag

Prima di intraprendere un'analisi approfondita e ampia di tutti gli aspetti tecnici del tuo sito web, ci sono diversi strumenti gratuiti che possono aiutarti a identificare i problemi critici sul tuo sito. Questo kit tool per l'audit SEO può aiutarti a scoprire problemi comuni che non richiedono competenze tecniche SEO di alto livello per essere risolti e possono portare a grandi miglioramenti nelle prestazioni del tuo sito web e nella User Experience.


Per tutti i webmaster e per i professionisti del digital marketing è sempre una buona idea “prendere le misure”, identificando e risolvendo i problemi tecnici prioritari senza troppi sforzi, ma ottenendo buoni risultati. Soprattutto prima di affidarsi all’aiuto di un SEO expert per un’analisi più approfondita.

La nostra checklist per un mini audit SEO include la visibilità sui motori di ricerca, alcune considerazioni sull’esperienza dell’utente (UX), la compatibilità con i dispositivi mobili, i dati di crawling del sito web, i parametri vitali del web e i dati strutturati. Ti abbiamo già perso? Non temere. Ti spiegheremo tutto passo passo, con questa lista rapida e facile da seguire per il tuo prossimo audit SEO.

AuditSEO tecnica - laptop

1. Assicurati che le tue pagine siano correttamente indicizzate dai motori di ricerca

La prima cosa da chiedersi è: “Le pagine fondamentali del mio sito web vengono indicizzate correttamente dai motori di ricerca?”. Non ripeteremo mai abbastanza quanto sia importante la tua strategia di indicizzazione. In poche parole, se Google non sta visualizzando correttamente le tue pagine, il tuo pubblico di riferimento avrà ancora più difficoltà a scoprirti. Eppure questo aspetto della SEO, pur essendo prioritario e facile, è quello solitamente più trascurato.

Operatori di ricerca avanzata

Esegui una ricerca avanzata, per esempio utilizzando l’operatore “site:” in questo modo “site:yourdomain.com” per vedere quante pagine sono indicizzate in Google e come sono visualizzate.  Se non compare nulla in SERP, allora o il tuo sito è nuovo e occorre altro tempo perché Google lo indicizzi o potresti averlo bloccato tramite i tag ‘nofollow,noindex’ o il tuo file robots.txt. Potrebbe anche capitare di trovare indicizzate diverse vecchie pagine che non vuoi più mostrare e che devono essere disabilitate e/o reindirizzate.

Operatori di ricerca avanzati: operatore site

Sitemap in XML

Ogni sito web dovrebbe avere una sitemap XML. In questo modo aiuterai Google a sapere quali pagine vuoi che vengano scansionate e indicizzate sul tuo sito web. In genere, la Sitemap XML si trova all’URL: yourwebsite.com/sitemap.xml. Se non hai ancora una sitemap XML, utilizza uno strumento SEO come il plugin Yoast SEO per generarne una automaticamente per il tuo sito.

Robots.txt

Nel luglio 2019, Google ha annunciato che il Robots Exclusion Protocol stava lavorando per diventare uno standard di internet. Questo file specifica ai crawler dei motori di ricerca quali pagine o file il crawler può o non può richiedere dal tuo sito. Assicurati di non bloccare accidentalmente tutte le pagine del tuo sito web con il tuo file Robots e ricorda che identificare la Sitemap XML è al contrario un’ottima pratica! La posizione di questo file si trova generalmente in: yourwebsite.com/robots.txt.

2. Usa strumenti e rapporti di Google Search Console per ottenere informazioni su come migliorare le prestazioni del tuo sito all’interno del motore di ricerca

Google Search Console ti mostrerà gli errori SEO principali o i problemi che impediscono al tuo sito una visibilità ottimale. Per prima cosa dovrai assicurarti di avere l’accesso verificato alla tua proprietà web. Anche se ci sono diversi approfondimenti che puoi trovare qui, ti consigliamo di partire da questi:

Indice

  • Copertura: Il rapporto sulla copertura ti segnala i problemi che potrebbero impedire a Google di scansionare e indicizzare le pagine.
  • Sitemap: Qui puoi inviare la tua Sitemap XML a Google e scoprire se le tue pagine sono state scansionate e indicizzate con successo.

Google Search Console menu

Esperienza

3. Esegui un crawling del suo sito web per identificare ed esportare i dati tecnici chiave

Questo è un modo semplice per ottenere un’istantanea di tutte le tue pagine e i metadati ad esse associati. Potrai individuare diversi elementi critici come i tag title, le meta description, i meta tag, i canonical e i tag alt delle immagini che sono mancanti, duplicati, lunghi/corti o non rilevanti. Una volta identificato un problema SEO, controlla le nostre best practice SEO per ottimizzare i metadati.

  • Screaming Frog: Lo strumento SEO spider Screaming Frog è un piccolo programma desktop (PC o Mac) che scansiona i link dei siti web, le immagini, i CSS, gli script e le applicazioni da un punto di vista SEO. La versione gratuita scansiona fino a 500 pagine e ti permette di esportare diversi report relativi alla SEO.

4. Testa la velocità del tuo sito sui dispositivi mobili per migliorare la User Experience (UX).

Da quanto detto finora, dovrebbe essere chiara l’importanza di avere un sito web che si carichi rapidamente sui dispositivi mobile. Anche se è possibile utilizzare qualsiasi strumento che esegue speed test di un sito web (come Google PageSpeed Insights, Pingdom Website Speed Test e Chrome Lighthouse), ti consiglio di prestare attenzione prima di tutto le immagini oltre 100KB (puoi individuarle già dall’esportazione del report di Screaming Frog) e al Tempo di Interazione, per migliorare la velocità del tuo sito.

  • Compressori di immagini: Le immagini con file di grandi dimensioni possono essere ridotte senza perdere qualità. JPEG Optimizer, Optimizilla, e plugin come ShortPixel Image Optimizer e Compress JPEG & PNG images sono tutte opzioni molto diffuse.
  • Preferire le immagini nei formati next-gen: JPEG 2000, JPEG XR e WebP sono formati di immagine che hanno caratteristiche di compressione e qualità superiori rispetto alle loro controparti JPEG e PNG più vecchie.
  • Tempo di interazione (TTI): Questa metrica di web performance misura quanto tempo una pagina impiega a caricarsi prima che l’utente possa interagire con essa. Il modo migliore per migliorare il TTI è quello di rimuovere o ridurre gli script JavaScript che ritardano il rendering della pagina.

5. Ottimizza le tue pagine con i markup dei dati strutturati.

Ora che abbiamo risolto diversi problemi di indicizzazione di base, possiamo andare avanti con l’ottimizzazione per i motori di ricerca di maggiore portata. Usare i markup dei dati strutturati sul tuo sito e sulle tue pagine offrirà maggiori informazioni ai web crawler, e può anche aiutarti a guadagnare ancora più spazio nelle SERP, come nelle schede informative, negli snippet strutturati e in “Le persone hanno chiesto anche”, solo per citarne alcuni. Puoi trovare un elenco completo dei diversi tipi di dati strutturati su Schema.org.

  • Strumento di test dei dati strutturati di Google: Prima o dopo aver applicato il markup dei dati strutturati alle tue pagine, puoi usare questo strumento di verifica del sito per testare gli errori o le informazioni mancanti.
  • Google Rich Results Test: Questo strumento esamina gli URL per vedere per quali potenziali rich snippet la tua pagina è idonea.Ti mostrerà anche un’anteprima dei tuoi rich snippet su Google per mostrarti come appariranno nei risultati di ricerca sia su mobile che su desktop.

Congratulazioni! Hai completato con successo una diagnostica di base della SEO tecnica del tuo sito web.

Questo piccolo audit SEO del sito è un punto di partenza per scoprire quali sono gli elementi che possono farti raggiungere prestazioni ottimali del sito. Alla fine, quello che vogliamo tutti è facilitare il nostro pubblico a trovare tutti i contenuti unici e di alta qualità, creati appositamente per loro. Rivedere gli elementi tecnici e delineare una strategia SEO è un enorme passo avanti verso la massimizzazione di un ritorno sul tuo investimento di tempo e risorse.

Vuoi migliorare le tue performance SEO a partire da oggi? Dai un’occhiata ai nostri servizi SEO e parliamone.

Contattaci