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LEWIS

Di

Pauline Musereau

Pubblicato il

Agosto 17, 2023

Tag

Linkedin, Social Media, Social Network

Cerchi visibilità a livello professionale? Continua a leggere per scoprire come funziona l’algoritmo di LinkedIn e cosa puoi fare per ottimizzare i tuoi risultati.


Google vs. LinkedIn: sono la stessa cosa?

In effetti, LinkedIn funziona un po’ come Google per quanto riguarda il punteggio qualitativo attribuito ai contenuti.
Ad esempio, secondo le linee guida di Linkedin, se il contenuto che pubblichi può essere di valore per gli altri utenti, la piattaforma ti assegna un “punteggio di qualità” più alto.

Ricordati che il successo o il fallimento del tuo post avviene già nella prima ora dopo la sua pubblicazione: entro questa finestra temporale LinkedIn decide se proporre il tuo messaggio a un pubblico più ampio o meno.

Cosa devi sapere sull’algoritmo di LinkedIn

Così come tutti i social network, anche LinkedIn non mostra subito il tuo contenuto a tutto il pubblico disponibile. Ma come funziona esattamente?

Ovviamente LinkedIn mantiene qualche segreto sul funzionamento del suo algoritmo, ma ci sono comunque 5 step fondamentali da tenere in considerazione:

  1. Pubblicazione del post;
  2. Analisi del contenuto da parte dell’algoritmo;
  3. Valutazione del contenuto da parte dell’algoritmo in funzione di una serie di criteri (ad esempio: non ci sono collegamenti esterni, è facile da leggere, non ci sono menzioni spam, le keyword sono buone, non ci sono troppi hashtag, ecc.);
  4. Se l’esito della valutazione è negativo, la vita del post finisce lì. Se invece è positivo, il post viene testato con un campione di utenti per un’ora, misurando engagement rate e tempo medio trascorso sul post;
  5. Se la performance non è buona, non viene proposto ulteriormente; in caso contrario, continuerà a essere distribuito.

Il tuo “punteggio di qualità” su LinkedIn dipende da tutti i tuoi post, motivo per il quale molti consigliano di eliminare i post che non funzionano e che potrebbero influire sul punteggio finale.

Inoltre, quest’anno LinkedIn ha apportato delle modifiche alla piattaforma:

  • Meno visibilità ai post virali e non informativi
  • Meno visualizzazioni ai post, ma di maggiore qualità
  • Più spazio ai contenuti informativi

Foto vetrina di LinkedIn

10 best practice per LinkedIn

1. Conoscere il pubblico target

  • Parla di argomenti interessanti per il tuo pubblico
  • Definisci un tone of voice autentico
  • Analizza le abitudini dei tuoi follower, considerando anche l’orario in cui preferisce connettersi alla piattaforma
  • Scegli se e come utilizzare le emoji

2. Essere costante

  • Su LinkedIn puoi pubblicare una volta alla settimana o anche ogni giorno, l’importante è che definisci un ritmo di pubblicazione senza trascurare la qualità dei contenuti
  • Questo ti aiuterà anche a creare un appuntamento fisso con la tua community

3. Costruire una community

  • Stimola le interazioni attraverso i tuoi contenuti
  • Non essere snob e interagisci con i tuoi follower
  • Scegli profili rilevanti e pertinenti al tuo settore di competenza

4. Curare lo storytelling

  • Anche nel mondo del lavoro c’è la necessità di sognare o di lasciarsi trasportare da storie coinvolgenti: cerca di dare un tocco personale ai tuoi contenuti aziendali per rendere il brand più umano e vicino al pubblico
  • Fornisci dati concreti: numeri, case study e aneddoti funzionano bene

5. Essere sé stessi

  • L’autenticità paga! Cerca di far emergere la tua personalità attraverso i post
  • Condividi le tue esperienze
  • Non esitare ad aggiungere una piccola dose di emozioni (ma senza esagerare)

6. Individuare i topic che performano meglio

Ti accorgerai presto quali argomenti interessano di più al tuo pubblico e non sono decisamente quelli prettamente tecnici:

  • Premi o eventi rilevanti per il brand (nuovi clienti, raccolte fondi, attività di team building, ecc.)
  • Expertise e competenza, ma veicolate in modo accattivante per stimolare la permanenza sul contenuto
  • Esperienze personali (inizio della carriera, percorso di crescita, ecc.)

7. Creare contenuti accattivanti

  • Le prime due frasi sono quelle che devono attirare gli utenti e spingerli a continuare la lettura del contenuto
  • Cerca di creare testi facili da leggere: frasi brevi, niente giri di parole contorti, testo suddiviso in paragrafi, emoji solo se necessarie, caption non troppo lunghe, ecc.

8. Utilizzare i formati giusti

  • Testo: i contenuti testuali hanno più impatto rispetto ad articoli o link esterni (in particolare, evita di inserire collegamenti a immagini perché penalizzano la promozione del tuo post da parte della piattaforma)
  • Contenuti visivi: LinkedIn mette a disposizione diversi formati (foto, presentazioni, video, immagini, ecc.). Più il contenuto è attraente per il pubblico, maggiore sarà l’engagement
  • Click to Action: se vuoi che il pubblico legga un articolo, pubblica il link ij fondo al tuo post. In questo modo stimolerai gli utenti a leggere tutta la caption, a scorrere i commenti, a fare click sul link e quindi ad uscire da LinkedIn per atterrare sul tuo sito
  • Hashtag: non esagerare, scegline al massimo tre e mettili in fondo al testo

9. Stimolare le interazioni

  • Poni delle domande al pubblico e crea dei dibattiti costruttivi
  • Menziona persone o pagine che possono essere rilevanti rispetto al contenuto pubblicato

10. Sperimentare è l’unico modo per capire cosa funziona per la tua community!

Citazione "Do something great" su scritta neon

8 cattive abitudini su LinkedIn

  1. Autopromuoversi eccessivamente
  2. Modificare il testo del contenuto: È meglio lasciare qualche refuso o ripubblicare il post.
  3. Pubblicare troppo spesso in un solo giorno: Viene considerato spam!
  4. Usare link esterni: Devi cercare di mantenere la tua community sulla piattaforma.
  5. Cercare di posizionarsi su qualsiasi argomento: Non puoi essere esperto in tutti i settori!
  6. Usare troppi tecnicismi: Rischi che il pubblico si annoi o non capisca il messaggio che vuoi veicolare.
  7. Ricondividere i contenuti degli altri account LinkedIn: L’algoritmo della piattaforma non valuta positivamente questo tipo di condivisione. Se vuoi davvero condividere un post, piuttosto cita l’autore o fai uno screenshot, ma non ti accontentare di cliccare sul tasto “diffondi il post”.
  8. Copiare i contenuti degli altri

 

Tutti questi suggerimenti sono validi sia per il tuo profilo personale, sia per la tua pagina aziendale.

Ora dovresti sapere tutto ciò che ti serve per avere successo su LinkedIn! Ma se cerchi aiuto per sviluppare una strategia social più strutturata, scrivici e parliamone.

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