Di

Alessandra Maretti

Pubblicato il

Dicembre 20, 2024

Tag

HR, Work life balance

Table of Contents

    Negli ultimi anni si è sentito parlare sempre più spesso di work-life balance, ma cosa significa realmente e perché oggi è diventato un tema così centrale? Esaminiamo insieme questo concetto, le sue implicazioni e come favorisce la conciliazione fra lavoro e tempo libero.


    Cosa si intende per work-life balance

    Il work-life balance è un concetto nato negli anni ‘70 in Gran Bretagna, che però ha preso piede anche in Italia solo di recente. Nello specifico, si riferisce all’equilibrio tra vita privata e lavorativa. Questo bilanciamento influisce positivamente su diversi aspetti:

    • Benessere psico-fisico, con conseguente riduzione dello stress e miglioramento della qualità della vita.
    • Produttività, perché un dipendente sereno è spesso più efficiente e concentrato.
    • Soddisfazione personale, in quanto avere tempo per se stessi, famiglia ed interessi personali aumenta il senso di appagamento.

    Le nostre giornate possono essere idealmente divise in tre fasi principali: sonno, lavoro e vita privata. Tuttavia, nella realtà, queste tre aree non sempre hanno la stessa importanza o durata, perché ognuno di noi attribuisce un valore diverso ad ogni attività che svolge. In ogni caso, il lavoro rappresenta comunque una parte significativa delle nostre vite e, per questo, influenza profondamente il nostro equilibrio complessivo.

    Perché il work-life balance è importante oggi

    Negli ultimi decenni, il mondo del lavoro è cambiato radicalmente. La globalizzazione, la digitalizzazione e l’accessibilità costante hanno creato una cultura di iperconnessione che spesso porta a sovraccarichi lavorativi. Questo ha reso il work-life balance una priorità per molte persone e un criterio determinante nella scelta di un datore di lavoro. Insomma, trovare l’azienda che ci permette di avere un maggiore equilibrio con il nostro privato è diventata la priorità numero uno.

    Come riportato dalla BBC, l’Italia si colloca al primo posto nella ricerca OECD per quanto riguarda il work-life balance, con i dipendenti full-time che dedicano il 69% del loro tempo ad attività personali e di svago (circa 16,5 ore a settimana). Allo stesso tempo, in termini di equilibrio nel lavoro da remoto siamo solo al 22° posto. Guardando invece al Global Life-Work Balance Inditex 2024 – che prende in considerazione elementi come giorni di ferie, stipendio medio, maternità/paternità, servizio sanitario, indice di felicità, ore di lavoro settimanali, inclusività, sicurezza, ecc. – l’Italia si colloca 23°. Questi studi ci dimostrano che, nonostante alcuni progressi, c’è ancora molto da fare per garantire una qualità di vita bilanciata.

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    Come riconoscere un ambiente di lavoro sano

    Ma quali sono le caratteristiche che ci consentono di capire se un determinato luogo di lavoro ci permetterà di avere veramente il nostro work-life balance? Ecco alcune caratteristiche chiave da valutare:

    1. Smart working e flessibilità

    La possibilità di gestire il proprio orario di lavoro in modo flessibile è uno degli aspetti più apprezzati dai lavoratori. La flessibilità consente di adattare il lavoro alle esigenze personali, migliorando l’organizzazione quotidiana e riducendo lo stress. Addio al cosiddetto “cartellino”!

    Da questo punto di vista, si aggiunge ovviamente anche lo smart working, che è diventato ormai una delle principali richieste dei candidati. Lavorare da casa almeno due giorni alla settimana, infatti, permette di risparmiare tempo negli spostamenti e di conciliare meglio gli impegni privati.

    2. Salute mentale e impegno sociale

    Le aziende che investono in programmi di supporto ai dipendenti fanno la differenza. Tra questi possiamo trovare, ad esempio:

    • Supporto psicologico tramite consulenti qualificati.
    • Accesso ad applicazioni per il benessere mentale, come strumenti di meditazione o gestione dello stress.
    • Programmi di educazione interna per imparare a mantenere sano e vivo il proprio status mentale.

    Ma non finisce qui. Un’attenzione particolare viene data anche alla creazione di una cultura aziendale inclusiva e solidale, dove ogni dipendente si sente valorizzato. L’importanza dei fattori ESG è cruciale, per cui i candidati valutano positivamente le aziende che organizzano giornate dedicate al team building o al volontariato, oppure prevedono la possibilità di richiedere dei “charity days” off per sentirsi soggetti attivi della società.

    3. Crescita e formazione

    Un ambiente di lavoro sano non si limita a supportare i dipendenti nella loro vita privata, ma offre anche opportunità per crescere e svilupparsi professionalmente. Alcuni esempi includono:

    • Programmi di formazione continua, come corsi e workshop per migliorare competenze tecniche e trasversali.
    • Mentorship e coaching, con percorsi personalizzati per il raggiungimento dei propri obiettivi di carriera.

    I datori di lavoro che investono nella crescita dei propri collaboratori dimostrano di riconoscere il loro valore e di voler costruire un rapporto di lungo termine.

    4. Welfare aziendale

    Le imprese che adottano piani di welfare offrono ai collaboratori una serie di benefici volti a migliorare la qualità della vita e la conciliazione tra lavoro e necessità personali. Tra le modalità più diffuse ci sono buoni pasto, contributi per l’istruzione dei figli, assistenza sanitaria integrativa e convenzioni per attività sportive o culturali.

    Questi vantaggi non solo supportano i dipendenti, ma incrementano anche i livelli di motivazione e soddisfazione individuale, creando un ambiente lavorativo più attrattivo e inclusivo.

    Alcune domande utili

    Ogni azienda si approccia in modo distinto alle nuove esigenze dei dipendenti. Non è corretto puntare il dito verso quelle più tradizionali, così come non bisogna vedere come trasgressive ed anti-produttive quelle più avanguardiste. Ma come puoi capire se è l’azienda giusta per te? Ci sono alcune semplici domande a cui solo tu puoi rispondere e che ti aiuteranno a capire le tue priorità:

    1. Ti piace quello che fai? Sebbene il luogo di lavoro è quello che farà la differenza, ricorda che è importante apprezzare ed essere soddisfatti del proprio lavoro per mantenere alta la motivazione.
    2. Hai flessibilità nel gestire i tuoi orari di ingresso e di uscita senza sentirti colpevole? Purtroppo, in Italia abbiamo è ancora molto diffusa la concezione del “Se esci presto, non hai voglia di lavorare. Se fai tardi a lavoro, sei un dipendente modello”. Ricordati che non è importante quanto tempo rimani a lavoro, ma quali sono gli obiettivi ed i risultati che raggiungi.
    3. Oltre alle classiche attività di team building, il tuo posto di lavoro ti offre la possibilità di aderire ad altri programmi? Sicuramente i team building sono momenti di svago e condivisione con i propri colleghi. Se un luogo di lavoro offre anche altre attività di svago o formazione, è sicuramente un valore aggiunto.
    4. Se hai risposto sì, sono programmi solo educativi di training o prevedono anche attività al benessere psico-fisico? Ci sono tantissime attività che vengono organizzate dalle aziende più eterogenee, è importante identificarle e apprezzare il plus che offrono.
    5. Ti senti supportato nei momenti di bisogno? Un altro aspetto importantissimo da non dimenticare è l’aiuto. Ricordati sempre di chiedere aiuto se hai bisogno: se sei nel posto giusto, avrai un team pronto a supportarti in qualsiasi momento!

    Conclusioni

    Un buon work-life balance non è solo una questione di benessere personale, ma rappresenta anche uno strumento competitivo per le aziende: se i dipendenti sono felici, sono anche più produttivi, collaborativi e motivati. Se per le aziende investire in flessibilità, benessere e inclusività è una strategia vincente, per i lavoratori trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata significa scegliere un ambiente che rispetti le proprie esigenze e valorizzi il proprio tempo. In definitiva, il work-life balance è una responsabilità condivisa tra aziende e dipendenti: una sfida, ma anche un’opportunità per migliorare la qualità di vita di ogni individuo.

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    TEAM LEWIS Italia si impegna costantemente per avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente.