Se hai letto la citazione sopra canticchiando il motivetto nella tua testa, sei nel posto giusto. Nell’articolo di questo mese di Sempre sul Pezzo analizzeremo un fenomeno di comunicazione che può insegnare come lo storytelling della tua strategia di marketing non deve per forza essere complesso e stratificato, ma che semplicità e autenticità sono la chiave per arrivare al cuore del tuo target. A volte, infatti, per connetterti con la tua audience ti basta solo utilizzare un semplice suono.
Il punto di partenza: il Festival di Sanremo e l’ultimo posto di “Chiamo Io, Chiami Tu”
È passato ormai un mese da Sanremo 2025, ma cos’è rimasto rilevante per i marketer di quanto visto sul palco dell’Ariston e, soprattutto, sui social?
Il Festival di Sanremo è da sempre celebre per la sua incredibile capacità di influenzare la cultura popolare italiana, basta pensare ai risultati raggiunti nell’edizione appena conclusa, che ha battuto ogni record di ascolti con 13 milioni ascolti e uno share del 73% per la sola finale.
Ma quest’anno c’è stato un evento particolare che ha fatto il giro del web in un modo imprevedibile e raggiungendo numeri da capogiro che hanno superato quanto ottenuto dal Festival stesso, riscrivendo le regole del gioco. Il tutto inizia con lo svelamento della classifica finale dei brani in gara, che ha visto il brano “Chiamo io, Chiami tu” di Gaia collocarsi all’ultima posizione, scatenando un acceso dibattito tra i fan e i critici musicali, tra chi ha dichiarato ingiusta l’assegnazione del voto e chi invece sosteneva che un piazzamento più alto non avrebbe comunque avuto un impatto significativo sul successo del brano. Nonostante le polemiche, ben presto la posizione in gara è diventata un aspetto marginale, poiché questa canzone pop dai ritmi latineggianti ha visto il suo successo decollare proprio grazie a un altro elemento che non era mai stato così cruciale per la carriera della cantante: la viralità su TikTok.
In questo contesto, l’aspetto più interessante è proprio il fenomeno virale che ha riguardato la coreografia del brano e il coinvolgimento di Carlos Diaz Gandia, il coreografo responsabile di uno dei momenti più iconici del backstage del video musicale che accompagna il pezzo. Da una semplice coreografia a una tendenza virale, il percorso di questo brano racconta una storia che ha creato un ponte tra social e media tradizionali.
Il boom su TikTok
La chiave del fenomeno virale è stata proprio questa clip che mostra Carlos Diaz Gandia, coreografo spagnolo che ha lavorato con artisti di fama internazionale come Will Smith e Mahmood, mentre incoraggia Gaia durante le riprese del video a dare il meglio nel balletto del ritornello della canzone. Nel video, il coreografo aveva un’immagine spontanea e autentica che è riuscita immediatamente a fare breccia nei cuori degli utenti.
@gretagiannonesfx Backstage video Chiamo io chiami tu @Gaia Choreo: @Carlos #sanremo2025 #gaia ♬ suono originale – Greta Giannone
Non appena il video è stato condiviso su TikTok, ha rapidamente superato 20 milioni di visualizzazioni e migliaia di video-meme realizzati, subendo una diffusione esponenziale. TikTok, con il suo algoritmo basato su contenuti che si diffondono rapidamente grazie alla partecipazione degli utenti, ha dato il via a un vero e proprio tormentone che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone. I fan si sono divertiti a replicare i movimenti della coreografia, a reinterpretarla in modo personale, e a inserire il loro tocco creativo, dando vita a una serie infinita di User Generated Content.
Carlos Diaz Gandia, che era inizialmente una figura dietro le quinte, è improvvisamente diventato uno degli attori principali di questo fenomeno virale. La sua passione, l’autenticità del suo lavoro, ma soprattutto la sua energia hanno catturato l’attenzione di una vasta audience, rendendolo un volto riconoscibile nel panorama delle celebrità digitali e non solo. La sua fama infatti si è presto concretizzata anche nelle interviste televisive a cui ha partecipato.
Il passaggio ai media tradizionali e il racconto del fenomeno
Se TikTok ha giocato un ruolo cruciale nell’esplosione virale di “Chiamo io, Chiami tu“, la TV generalista non ha tardato molto per inserirsi nella conversazione e certificare il fenomeno. Quando la televisione abbraccia un contenuto nato sui social, infatti, lo trasforma in un fenomeno mainstream, rendendolo parte integrante della cultura popolare. Ecco che non appena il duo Carlos-Gaia ha cominciato a fare apparizioni in programmi televisivi autorevoli come Che Tempo Che Fa e Stasera C’è Cattelan nei giorni scorsi, è stato evidente come la TV volesse rivendicare il suo ruolo nella istituzionalizzazione del successo della clip. In particolare, è stato durante l’ospitata a Stasera C’è Cattelan che Carlos ha spiegato il retroscena del video virale, fornendo un’ottima analisi sulle motivazioni che hanno reso il video così attraente agli occhi degli utenti.
Secondo quanto raccontato da Carlos infatti, sono state la connessione e la complicità tra coreografo e artista ad attirare la curiosità dei pubblico. Inoltre, la fisicità del coreografo ha sfidato i tipici canoni fisici associati alla figura del ballerino, rendendo Carlos una figura unica nel suo genere e lanciando spontaneamente messaggio di inclusione. La particolarità di tutti questi aspetti del momento si è tradotta in un linguaggio semplice e universale: “shom sha sha kaka kom ka tikita”. Un gergo tipico della danza che agli occhi del pubblico mainstream è diventato un suono inedito, spontaneo e soprattutto irresistibile.
Il caso di “Chiamo io, Chiami tu” offre ai marketer una lezione su come social media e TV siano in grado di influenzarsi reciprocamente nel panorama mediatico attuale. Mentre i social media, in particolare piattaforme come TikTok, hanno il potere di far nascere trend in tempi rapidissimi, la TV ha ancora un ruolo centrale nel conferire autorevolezza a questi contenuti, dando loro una connotazione più istituzionalizzata e soprattutto reale. In questo scambio continuo, i contenuti non si limitano più a restare confinati a uno dei due mondi, ma si evolvono e si nutrono reciprocamente. Dove i social media alimentano e fanno esplodere la viralità, la TV gioca il suo ruolo nel consolidare il trend e nel farlo entrare a pieno titolo nella pop culture, segnando il confine tra il caso delimitato dai social a fenomeno di massa.