Abbiamo già spiegato come funziona l’app social della verità, dove gli utenti vengono incoraggiati a pubblicare contenuti quanto più spontanei possibile in un momento random della giornata. Parlando di BeReal, molti si chiedono quanto possa durare l’hype del pubblico rispetto alla natura stessa dei contenuti pubblicati: si tratta principalmente di foto scattate di fretta, che ritraggono visi davanti a scrivanie, schermi, soffitti e chi più ne ha più ne metta.
Per ora, il successo dell’app continua a crescere: ad oggi, conta 10,4 milioni di utenti attivi giornalmente, un notevole aumento rispetto ai 2,93 milioni di aprile 2022. Questi dati sono inferiori a piattaforme come Instagram o TikTok ma comunque interessanti, soprattutto per quelle aziende attente a trend del momento, esigenze e interessi del pubblico. Ma è fattibile approdare su BeReal per emergere fra i competitor? Cerchiamo di capirlo insieme.
Gli ostacoli
Partiamo dal principio: iscriversi a BeReal significa accettare i Termini di utilizzo della piattaforma, che non può essere in alcun modo utilizzata per fini pubblicitari o commerciali, spam, “catene di Sant’Antonio”, schemi piramidali o raccolta dati degli utenti. Questo non necessariamente è un limite. Si sa, i brand sono estremamente abituati a comunicare sui social con contenuti preparati nei minimi dettagli per attirare strategicamente gli utenti. Allo stesso tempo, però, l’impossibilità di pianificare i post su questo social può essere uno stimolo per la creatività e trovare modalità alternative per comunicare con gli utenti.
Ci sono però anche regole della piattaforma che dovresti tenere a mente se stai considerando di approdare su BeReal:
- Non è possibile creare contenuti sponsorizzati o in collaborazione con i creator.
- Non esistono gli account business per ottenere insight sulle attività.
- L’idea è quella di creare una cerchia di amici, per cui i brand particolarmente famosi potrebbero raggiungere facilmente il numero massimo di amici consentito.
- La casualità dell’orario di notifica può diventare un problema, soprattutto quando il brand non può scattare una foto per questioni di privacy o sicurezza.
- Ci sono poche possibilità di far crescere l’account organicamente, per cui è fondamentale promuoverlo attivamente tramite altri canali in cui si ha più seguito.
- La pubblicazione di una semplice foto al giorno potrebbe diventare noiosa in tempi brevi, come successe nel caso di ClubHouse.
I brand su BeReal
BeReal sembrerebbe un ambiente ostile per i brand, ma alcune aziende più coraggiose hanno deciso di provarci lo stesso, ottenendo un discreto successo. È il caso di Chipotle e Rare Beauty, due esempi che dimostrano le potenzialità di questo social in ambito business.
Il primo caso è quello di Chipotle, la catena di ristoranti statunitense che nella primavera 2022 ha lanciato la campagna “For Real”: chi aveva il brand fra gli amici di BeReal poteva accedere ad un codice sconto in esclusiva. Per Halloween è stato poi avviato un contest in cui i clienti dovevano travestirsi e scattare un BeReal in negozio, ricondividendo la foto su Instagram con l’hashtag #BooritosSweepstakes e taggando il brand per provare a vincere $25.000. Queste operazioni hanno sicuramente contribuito a rafforzare la fanbase di Chipotle.
Il secondo esempio di successo è quello di Rare Beauty, il brand di cosmetici di Selena Gomez. Il profilo è diventato fra i più popolari della piattaforma, tanto da aver raggiunto il limite massimo di amici consentito. Sicuramente il successo dietro a questa operazione è dovuto in gran parte all’annuncio del lancio del profilo sugli altri social, ma gli utenti apprezzano anche i contenuti divertenti che vengono pubblicati, sulla scia di quanto viene fatto sul loro account TikTok. Lo scopo del profilo è anche quello di discostarsi dagli standard irrealistici di perfezione che vengono proposti, soprattutto in ambito beauty, una causa molto sentita dalla Gen Z che abita la piattaforma.
Il tuo brand dovrebbe essere su BeReal?
Insomma, capire se può essere il caso di inserire BeReal nel tuo marketing mix non è semplice.
Il funzionamento di questo social rende difficile identificare con chiarezza target, trend o creator che la frequentano. L’assenza di metriche e insight definiti, di strumenti business e il divieto di attività promozionali sembrano rendere BeReal ostile alle aziende. Ma esempi come quelli di Chipotle e Rare Beauty ci fanno capire che in realtà non è impossibile pensare un’attivazione anche su questo canale, l’importante è tenere a mente alcune raccomandazioni:
- Come sempre, il pubblico dovrebbe essere al centro. Cerca prima di tutto di capire se il tuo target è attivivo su BeReal e se questo social potrebbe essere per te un nuovo touchpoint da esplorare.
- Ricorda che le persone sono su questo social per contenuti spontanei, non importa avere un’estetica impeccabile, al contrario cerca di essere spontaneo e abbandona i contenuti troppo “costruiti”.
- Parola d’ordine: creatività. Il funzionamento della piattaforma potrebbe rendere difficile collaborare con creator, ma non è detto che sia impossibile. Oppure potresti decidere, come ha fatto Chipotle, di dare vita a una campagna con contenuti generati direttamente dai tuoi utenti.
- Valuta attentamente l’investimento e il ROI. Magari non ci saranno dei costi per la promozione o per il coinvolgimento di un creator, ma dovrai in ogni caso investire tempo, energie e risorse a questo canale. Stabilire a monte quali sono gli obiettivi e i risultati attesi sarà cruciale per capire se la tua campagna ha avuto successo.
- Definisci con cura i tuoi KPI, tenendo in considerazione i limiti della piattaforma in termini di dashboard.
Che tu decida o meno di inserire BeReal all’interno della tua strategia, l’interesse del pubblico per l’app sta aumentando, tanto da aver modificato le abitudini di comportamento del pubblico sui social media.
Già Instagram, Snapchat e TikTok sono corse ai ripari, integrando effetti o filtri che simulano la funzionalità di BeReal di scattare con entrambe le fotocamere, anteriore e posteriore, contemporaneamente, ma non si tratta solo di questo. Il successo di BeReal ci racconta il desiderio crescente del pubblico verso contenuti più autentici e spontanei e l’abbandono di contenuti impeccabili. Sempre più utenti stanno preferendo piattaforme piccole e decentralizzate come BeReal, Twitch, Discord e altre ancora, piuttosto che i grandi social mainstream. È in queste piattaforme, infatti, che riescono più facilmente a dare vita a community piccole, in cui è possibile instaurare legami più sicuri e profondi.
Insomma, l’ascesa del “social della verità” ci racconta molto delle tendenze a cui stiamo assistendo e che troveremo nei prossimi mesi. Se vuoi anticiparle, siamo l’Agenzia di Social Media Marketing che fa al caso tuo.