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LEWIS

Di

Melinda Woo

Pubblicato il

Settembre 21, 2023

Tag

Content Marketing, Content strategy, Marketing Back to School, Piano editoriale

Un piano editoriale ben pensato rappresenta la tabella di marcia ideale per creare contenuti che siano rilevanti per il tuo pubblico e contemporaneamente raggiungere gli obiettivi di business. Il piano non solo deve includere la content strategy migliore in funzione degli stakeholder interni, ma deve anche considerare aspetti più specifici come il giusto formato dei contenuti, la frequenza di pubblicazione, le piattaforme da utilizzare e le metriche da tracciare per valutare i risultati. Un piano editoriale ben definito e sottoposto a una costante revisione ti permette di massimizzare i tuoi sforzi di content marketing.

Ovviamente, elaborare un piano del genere non è un’impresa facile. Indipendentemente dal fatto che tu parta da zero o stia perfezionando un piano editoriale già esistente, dovresti tenere a mente queste cinque domande fondamentali:

1. Chi è la tua target audience?

Conoscere il tuo pubblico target è fondamentale se vuoi creare un piano editoriale di successo. Identifica e segmenta chiaramente il pubblico principale e quello secondario in base a sesso, età e posizione; solo dopo approfondisci interessi, motivazioni e piattaforme utilizzate. Se sai dove si trova il tuo pubblico e quali contenuti apprezza di più, sarai in grado di coinvolgerlo maggiormente.

Per perfezionare questo processo, potresti prendere in considerazione anche l’utilizzo di strumenti come Google Analytics o tool di social listening come Hootsuite e Sprout Social, così da comprendere meglio a chi ti stai effettivamente rivolgendo.

2. Perché i tuoi contenuti dovrebbero essere rilevanti per il tuo target?

Una volta identificato il tuo pubblico target, devi capire perché dovrebbe considerare i tuoi contenuti rilevanti. Cerca di realizzare contenuti che siano facilmente riconoscibili e che potrebbero risolvere i problemi della tua target audience.

Grazie al social listening, puoi scoprire quale tipo di contenuti preferisce il tuo target e come potresti colmare eventuali lacune all’interno del mercato in cui operi. È proprio questo tipo di riflessione che ti permette di risultare più coinvolgente per il pubblico e di offrire un valore aggiunto ai tuoi utenti.

Un esempio è Spotify Wrapped, un’iniziativa annuale con cui gli utenti di Spotify possono ottenere informazioni molto dettagliate sulle proprie abitudini di ascolto. La possibilità di condividere i risultati sui social media ha reso questa campagna di marketing virale ogni anno a partire dal suo lancio nel 2016.

3. In che modo i tuoi contenuti riescono a distinguerti dai competitor?

La creazione di contenuti unici e originali è la chiave per distinguersi online, soprattutto in un panorama saturo come al giorno d’oggi. Per farlo, analizza i tuoi competitor, identifica ciò che stanno facendo bene e quali contenuti potresti sviluppare per colmare eventuali vuoti.

Quando crei un piano editoriale, cerca di fare leva sull’UVP (Unique Value Proposition) del tuo brand e sfruttala per creare contenuti che ti differenziano dalla concorrenza. Potresti ricorrere a un particolare tone of voice, a un formato diverso oppure a un nuovo punto di vista in merito a un certo argomento.

Un esempio è la campagna Menu Hacks di McDonalds, che ha cercato di rispondere alla necessità del proprio target di assaporare più panini e snack insieme, in un solo prodotto.

4. I tuoi contenuti sono autentici?

Quando si tratta di creare contenuti rilevanti per la tua audience, l’autenticità è un fattore fondamentale e favorisce la brand recall. Devi creare contenuti in linea con i valori della tua azienda e in grado di esprimere la sua personalità, permettendo agli utenti di associare i contenuti realizzati al tuo brand anche sul lungo periodo. Cerca di capire come inserire la personalità del tuo brand all’interno dei contenuti, che sia attraverso un linguaggio divertente, lo storytelling o un tone of voice unico. Un buon modo per garantire l’autenticità dei contenuti è pensare sempre al tuo brand purpose.

Prendiamo come esempio Ben & Jerry’s con le sue iniziative e i suoi contenuti di CSR (Corporate Social Responsibility). Il brand vende gelati, ma la sua mission è cercare di rendere il mondo un posto migliore supportando la giustizia sociale ed economica per le comunità storicamente emarginate. Questo spiega perché il brand sostiene apertamente movimenti come Juneteenth e Defund the Police.

5. Il piano editoriale è flessibile e adattabile?

Il mondo fisico e quello virtuale sono in continua evoluzione, motivo per cui il tuo piano editoriale dovrebbe essere abbastanza flessibile e adattabile per permettere al tuo team di modificare la pianificazione dei contenuti ogni volta che è necessario. Una content strategy e un piano editoriale ben definiti ti aiutano ad avere una chiara panoramica dei contenuti in arrivo, ma ti permettono anche di capire facilmente come possono essere spostati se si presentano opportunità di trendjacking o ci sono notizie dell’ultimo minuto da comunicare.

Un semplice tweet di Oreo ha raccolto migliaia di like e retweet semplicemente sfruttando il blackout durante il Super Bowl del 2016.

Vedi anche: Trendjacking: Cosa imparare dalle attività dei brand sui social media

 

Per creare un piano editoriale di successo devi prestare molta attenzione al pubblico target, ai contenuti dei competitor e a ciò che il tuo brand rappresenta. Queste cinque domande sono solo il primo passo efficace per costruire un piano editoriale di qualità, in grado di differenziarti dalla concorrenza e di valorizzare la UVP del tuo brand.

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