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LEWIS

Di

TEAM LEWIS

Pubblicato il

Agosto 6, 2024

Tag

Brand identity, Branding, Linguaggio, Rebranding

Table of Contents

    Se pensi che il rebranding riguardi solo l’immagine della tua azienda, allora continua a leggere!


    Il rebranding può essere una strategia cruciale per dare nuova linfa vitale alla propria azienda e fronteggiare le ultime novità del settore, l’apertura a nuovi mercati o una percezione pubblica negativa.

    Questo perché il rebranding non è solo un cambiamento a livello visivo, che certamente può aiutare a portare una ventata d’aria fresca e svecchiare l’immagine di un’azienda. Si tratta anche, e soprattutto, di linguaggio, elemento chiave attraverso cui il brand può comunicare identità, valori e mission. Ignorare questo aspetto significa compromettere l’intero processo di trasformazione della tua azienda.

    Come fare un rebranding

    Il linguaggio è uno dei fondamenti della brand identity

    Il linguaggio rappresenta uno dei cardini su cui ogni azienda costruisce la propria identità di marca. Ogni parola utilizzata può influenzare la percezione del brand da parte dei consumatori, per cui è fondamentale utilizzare un linguaggio chiaro, coerente e coinvolgente per riuscire a trasmettere la mission e i valori fondamentali della tua azienda. Non si tratta solo di scegliere le parole giuste, ma anche di come queste contribuiscono a costruire una narrativa riconoscibile e credibile per il tuo pubblico.

    Nell’ambito del rebranding, infatti, lo storytelling non è un’opzione, bensì una necessità. Ogni azienda ha una storia unica che dev’essere raccontata nel modo giusto. Una storia appassionante, che rispecchia i nuovi valori e la mission dell’azienda, non solo è in grado di attirare l’attenzione del pubblico, ma ha anche il potenziale per rendere il tuo marchio memorabile. Senza una narrazione d’impatto, il rebranding rischia di apparire come un semplice cambiamento a livello estetico.

    Il linguaggio come emozione

    Le parole giuste sono in grado di provocare delle emozioni e, nel contesto del rebranding, è ancora più importante utilizzare un linguaggio adatto per il pubblico target. Devi andare a toccare direttamente desideri, bisogni ed aspirazioni di chi ti ascolta per riuscire a instaurare un legame emotivo tra il tuo brand e i tuoi clienti. Per farlo, dovresti raccontare storie autentiche e interessanti, facendo leva sui valori condivisi dalla tua community per rendere la tua azienda un’alleata nella vita di tutti i giorni. Senza un linguaggio in grado di coinvolgere emotivamente gli utenti, il rebranding rischia di rimanere a un livello più superficiale e meno efficace.

    Il linguaggio ti aiuterà anche a persuadere i tuoi clienti circa la validità del rebranding. Scegli argomentazioni valide che spieghino chiaramente i motivi del cambiamento e i benefici per il pubblico. Senza una comunicazione emotiva e persuasiva, qualsiasi progetto di rebranding rischia di essere percepito come inutile o fallimentare a priori.

    Il linguaggio come elemento distintivo

    Il linguaggio può essere uno strumento utile per diventare memorabili in un contesto concorrenziale sempre più saturo e difficile da presidiare. Questo non significa semplicemente scegliere parole diverse dai tuoi competitor, ma anche definire uno stile comunicativo preciso e in grado di comunicare i messaggi in modo funzionale per l’azienda.

    Sei per l’ironia o preferisci contenuti più istituzionali? Quali emozioni vorresti suscitare? Quali sono i valori fondamentali del tuo brand e come puoi tradurli in un linguaggio distintivo? Rispondere a queste domande è un buon punto di partenza per definire uno stile comunicativo credibile e riconoscibile.

    Una Cosa Al Volo

    Un rebranding può rafforzare il senso di appartenenza della tua community.

    Il rebranding di Too Good To Go

    Too Good To Go è un ottimo esempio di come il linguaggio giochi un ruolo cruciale nel processo di trasformazione aziendale.

    Se ancora non la conosci, Too Good To Go è la più famosa app anti spreco sbarcata in Italia nel 2019 per aiutare ognuno di noi a salvare del cibo ancora buono, che altrimenti andrebbe al macero. Inizialmente, Too Good To Go si posizionava nell’ambito dell’attivismo, rivolgendosi prevalentemente alle persone già sensibili rispetto al tema dello spreco alimentare, i cosiddetti waste warriors.

    Nel 2023 il brand ha deciso di sviluppare una nuova brand identity e di trovare un nuovo posizionamento nel mercato per riuscire a rivolgersi a una community più vasta rispetto a quella iniziale, cercando di far sentire ciascuno parte e al contempo soluzione del problema dello spreco alimentare. Uno dei pilastri di questo cambiamento è stato proprio il linguaggio, che è diventato più inclusivo e trasversale per riuscire ad ampliare il bacino di utenza e rafforzare il senso di appartenenza alla community. Too Good To Go ha anche scelto di utilizzare un linguaggio motivazionale, con chiamate all’azione chiare e incisive per spingere gli utenti ad utilizzare l’app e partecipare attivamente al contrasto dello spreco alimentare. Lo scopo era proprio di riuscire a coinvolgere tutti indipendentemente da età, background culturale, istruzione o livello di attivismo in questo campo.

    Conclusioni

    Se hai letto fino a qui, avrai capito che il rebranding non è un semplice restyling estetico, ma un processo più profondo che coinvolge l’intera brand identity. In questo contesto, il linguaggio rappresenta uno dei fattori principali che può determinare il successo o il fallimento della tua trasformazione aziendale. Ricordati quindi di utilizzare il linguaggio in modo strategico per comunicare efficacemente qualsiasi decisione e costruire relazioni più forti con il tuo pubblico.

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