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LEWIS

Di

Giorgia Conte

Pubblicato il

Settembre 13, 2022

Tag

App, BeReal, digital, Social Media

L’App anti-social dedicata all’autenticità sta spopolando in tutto il mondo, e con più di 30 milioni di download si sta affermando anche in Italia come uno dei fenomeni digital di controtendenza più interessanti degli ultimi anni.


Fondata in Francia nel 2020 da Alexis Barreyat, con lo slogan “Your Friends for Real”, BeReal si pone l’ambizioso obiettivo di riportare il focus sulla realtà e sulla quotidianità che sulle piattaforme social di oggi trova sempre meno spazio, affermandosi come l’anti-Instagram per eccellenza.

Il successo non è stato immediato, infatti, solo ad inizio 2022 la piattaforma ha iniziato a suscitare l’interesse del pubblico, per poi balzare ai primi posti nell’App store di Apple nella seconda metà di luglio e raccogliere più di 30 milioni di dollari di finanziamenti. Le stime più recenti parlano di una base di utenti attivi giornalieri che va oltre i 10 milioniQuesto successo porta con sé numerose domande per i professionisti del marketing, prima fra tutte: è possibile utilizzare BeReal per la promozione dei brand? 

Qual è il segreto dell’esplosione di BeReal? È veramente così innovativa? Sarà in grado di mantenere il suo successo sul lungo periodo, o sarà l’ennesima meteora come nel caso di ClubHouse?

Proviamo a darci delle risposte.

come funziona bereal

Cosa è l’app BeReal?

BeReal è un nuovo social che si propone come una finestra alternativa sulla realtà artificiosa che ci viene somministrata quotidianamente su piattaforme come Instagram o TikTok.

L’obiettivo è ambizioso, e incontra sempre più il favore di una Gen Z stanca dell’esibizionismo di volti e ambienti meravigliosi, di contenuti poco autentici creati con l’ausilio di filtri che diffondono modelli irrealistici di bellezza e perfezione, alimentando fenomeni come dipendenza, depressione e ansia sociale, specialmente nei più piccoli.

Alla realtà splendente di Instagram, BeReal risponde con l’assenza del conteggio dei follower, l’eliminazione della pubblicità e, soprattutto, l’assenza di filtri per modificare le foto. Libero sfogo solo alla spontaneità più genuina. 

Citando uno dei motti dell’azienda:

“BeReal è la vita, la vita vera, e la vita vera non ha filtri”

Come funziona il social network BeReal?

Una volta iscritti e impostate le proprie info personali è possibile iniziare a costruire la propria rete di amici scegliendo fra quelli presenti in rubrica. Successivamente, ogni giorno l’applicazione invierà una notifica a un orario casuale che invita a scattarsi una foto.

La principale particolarità è che la fotocamera si attiverà su entrambi i lati dello smartphone, mostrando quindi sia l’utente che il panorama che ha di fronte e fondendo il tutto in un’unica immagine (Funzione che Meta ha già prontamente inserito nelle fotocamere delle sue piattaforme).

Si avranno al massimo due minuti per scattare e postare una foto, utilizzando entrambe le fotocamere del cellulare, per raccontare in maniera autentica cosa si stia facendo in quel momento. Qualora si sforasse la soglia di tempo sarà comunque possibile postare, ma il ritardo verrà segnalato agli altri utenti, quasi come a dire “Hey lui è stato real, ma non troppo!”.

È anche possibile scegliere se aggiungere o meno una breve didascalia e se rendere il contenuto pubblico, quindi visibile anche nella sezione discovery dell’app, o renderlo disponibile solo per i propri amici.

Ovviamente non esistono filtri e non viene permesso in alcun modo di ritoccare i propri scatti e, per stimolare al massimo la partecipazione degli utenti, non è possibile visualizzare i contenuti degli altri senza aver prima pubblicato i propri.

Persino le reazioni e le interazioni sono state ripensate per essere quanto più “real” possibile. Infatti, non sono disponibili le classiche emoji, bensì le “RealMoji”, ovvero un piccolo selfie con l’espressione della reaction che intendiamo comunicare.

Insomma, uno degli obiettivi di questo nuovo modello di social è anche quello di catturare l’attenzione degli utenti per una frazione di tempo molto limitata e permettergli di vivere serenamente le proprie vite.

Come e perché BeReal si differenzia da Instagram e TikTok

Oggi per tantissime persone realizzare contenuti per i social network è un vero e proprio mestiere che richiede impegno, strategie e competenze tecniche per essere svolto ad alto livello. E nella maggior parte dei casi, tutto questo effort creativo è finalizzato alla promozione di un brand, un prodotto o un servizio.

Nel tuo quotidiano, ti sarà capitato almeno una volta di riguardare uno scatto prima di pubblicarlo, di ripeterlo per nascondere qualche dettaglio antiestetico, di ricercare più volte l’inquadratura perfetta o di spostarti per trovare una luce migliore.

BeReal cerca di scoraggiare questo tipo di atteggiamenti e di favorire la spontaneità, infatti, è possibile riscattare la foto giornaliera anche più di una volta, ma ciò renderà visibile agli altri utenti il numero effettivo di “retake” effettuati.

Su BeReal i protagonisti non sono gli utenti, ma le loro vite in tutta la loro spontaneità, autenticità e talvolta perché no, anche banalità. Se lo scopo dei social network è appunto quello di connettere le persone, BeReal ha trovato nella realtà genuina il suo vettore per generare interazioni e raccontare attraverso immagini i propri momenti di vera vita vissuta.

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Qual è il futuro di BeReal?

Le perplessità sul futuro di questa applicazione sono diverse e comprensibili.

Prima di tutto, molti si chiedono quanto sia difendibile il concept di base dagli attacchi e dalle imitazioni dei competitor più grandi. Sia Instagram che Snapchat, intanto, hanno già integrato feature identiche per scattare contemporaneamente con le due camere. TikTok ha invece creato Now, per spingere gli utenti a postare un video di 10 secondi sulla propria giornata. Pensare che possa ripetersi quanto già avvenuto in passato con Instagram, che introdusse i filtri per le foto e le Storie soppiantando Snapchat, non è troppo inverosimile.

In secondo luogo, viene da chiedersi quale possa essere il modello di business alla base di questa app che non permette adv o contenuti sponsorizzati e la cui meccanica di funzionamento rende difficile l’emergere di creator e la collaborazione con i brand. Insomma, il grande punto interrogativo oggi è questo: è possibile usare BeReal per le aziende e per la promozione dei loro prodotti o servizi? Abbiamo provato a capirlo e ne abbiamo parlato qui.

Ma ci sono anche altre domande che i professionisti del marketing si stanno ponendo di fronte all’ascesa di BeReal. Siamo davanti a una rivoluzione nei gusti e nelle preferenze degli utenti, rispetto alla tradizionale fruizione dei social media, o è soltanto l’ennesima moda passeggera destinata a sgonfiarsi nel giro di mesi? Oppure il crescente interesse verso BeReal ci sta indicando una direzione da poter intraprendere anche su altri canali, come Instagram, verso contenuti più spontanei e meno perfetti?

Solo il tempo saprà dircelo, io nel dubbio, l’ho scaricata.

Vuoi capire se aggiungere anche BeReal ai tuoi canali aziendali? Scrivici e parliamone, come Agenzia di Social Media Marketing possiamo darti una mano.

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