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LEWIS

Di

TEAM LEWIS

Pubblicato il

Luglio 13, 2023

Tag

b2b, social media marketing, Social Network

Table of Contents

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    I social network non sono più una prerogativa degli utenti: anche i brand hanno trovato il loro spazio per sfruttare le opportunità offerte dalle piattaforme e raggiungere i propri obiettivi. Infatti, per il 93% dei marketer la presenza sui social media porta grandi vantaggi in termini di visibilità, motivo per cui sempre più brand stanno approdando sulle varie piattaforme.

    Nello specifico, se parliamo del settore B2B le aziende utilizzano i social per vari motivi, fra cui la possibilità di connettersi col pubblico target e fare indagini su brand, prodotti o servizi offerti.

    Quali sono gli errori più frequenti sui social B2B?

    Moltissime aziende che decidono di utilizzare i social all’interno della loro strategia fanno del loro meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma a volte commettono degli errori che vanificano gli sforzi sui social network B2B:

    1. Mancata interazione con i follower

    Se un’azienda B2B utilizza i social solo per comunicazioni unilaterali, perde un’occasione e non riesce a instaurare una relazione significativa col suo pubblico target.

    È fondamentale che gli utenti si sentano coinvolti e vengano spinti a compiere un’azione attraverso immagini, video e copy utilizzati. Devono rispondere a una domanda? Condividere un’immagine? O forse devono visitare un sito web per avere più dettagli? Ricordati di sfruttare le possibilità offerte dalle piattaforme, come reaction, sondaggi, adesivi e molto altro.

    Vedi anche: L’approccio B2C applicato ai social B2B

    Screenshot con esempio di sondaggio Amazon su LinkedIn

    1. Aspettarsi risultati nel breve termine

    Spesso ci si dimentica che i risultati di una strategia social non possono essere immediati. Infatti, non ottenere una crescita lineare nel breve periodo genera frustrazione e porta molte aziende B2B ad abbandonare la strategia e a dimenticarsi di questi canali di comunicazione.

    1. Non utilizzare altri canali

    Alcune aziende non considerano i canali digitali complementari per raggiungere i propri obiettivi, per cui adottano strategie di comunicazione tradizionali e pensano di poter fare affidamento solo sull’apertura di un profilo social.

    Esempio di cartellone pubblicitario di Shopify

    1. Non avere un team specializzato

    La mancanza di budget o di conoscenze da destinare alla gestione della strategia può creare vari problemi. In questo caso, potrebbe essere utile cercare un’agenzia specializzata in social media.

    Vedi anche: 5 Motivi per cui affidarsi a una Social Media Agency

    1. Utilizzare tecnicismi

    Spesso le aziende operano in settori molto specifici, quindi potrebbero essere tentate dall’uso di tecnicismi all’interno dei loro post. È bene ricordare, però, che non necessariamente gli utenti interessati all’argomento avranno una coscienza così dettagliata, per cui può essere utile introdurre video o infografiche per spiegare tecnicismi, processi e servizi più complessi.

    Per esempio, un’azienda Fintech dovrebbe spiegare cos’è il Banking-as-a-Service o un brand tech dovrebbe specificare cosa s’intende per rete distribuita o Internet delle cose.

    Come ottimizzare i contenuti sui social B2B

    Dopo aver analizzato gli errori da evitare, è giunto il momento di capire come ottimizzare i contenuti sui social B2B:

    1. Analizza il profilo della tua audience su ogni social

    Affinché i contenuti parlino in maniera diretta al tuo pubblico, devi prima conoscerlo. Le piattaforme stesse offrono diversi strumenti di analisi sui follower per capire fascia d’età, genere, località, ecc.

    L’audience non è sempre la stessa su ogni social, per cui devi adattare qualsiasi contenuto al canale e all’audience a cui è rivolto.

    Vedi anche: Guida TEAM LEWIS | Social Media per le PR

    2. Segui le tendenze quando puoi

    I social network amplificano notizie e tendenze di continuo, tanto che alcuni brand riescono a sfruttarle per promuovere i propri key message e farli diventare virali. A tale scopo, è utile creare un calendario annuale di date importanti, così da facilitare la pianificazione di questo tipo di contenuti.

    Vedi anche: Contenuti perfetti per ogni ricorrenza

    Per sviluppare contenuti in tempo reale è necessario:

    • Essere informati su cosa succede quotidianamente a livello globale e nel settore (mezzi di comunicazione utilizzati, tendenze e hashtag)
    • Rimanere coerenti con la brand identity
    • Dare sfogo alla creatività

    3. Adatta formati e copy alla piattaforma

    Un post su LinkedIn che parla di un evento in cui viene presentato un software aziendale non può essere uguale a un video TikTok che ne spiega le sue funzionalità a livello educativo.

    Screenshot con esempio di Real Time Marketing di FedEx su Linkedin

    Nel piano editoriale, per ogni topic è importante definire il tipo di contenuto che verrà utilizzato e il copy più adatto in funzione dell’audience. Per capire quali contenuti performano meglio a seconda del social utilizzato, puoi utilizzare strumenti di analisi come HubSpot.

    4. Inserisci hashtag relativi al contenuto

    Un altro punto importante è l’utilizzo degli hashtag a seconda del post. Se partecipi a un evento o se fai riferimento a qualche ricorrenza o tema specifico, dovresti includere gli hashtag correlati. In questo modo, il contenuto può raggiungere più facilmente le persone interessate a quell’hashtag anche se non fanno parte della tua community di riferimento.

    5. Ascolta e analizza grazie ai social

    Cosa stanno facendo i competitor? Saper rispondere a questa domanda ti permette di avere una visione complessiva del settore e di trovare idee da poter replicare.

    Per questo, hai bisogno di analizzare diversi elementi sulle varie piattaforme su cui sei presente:

    • Post
    • Interazioni
    • Menzioni
    • Sentiment verso il brand

    È importante tenere traccia di hashtag e keyword che possono svelare per tempo eventuali crisi. Inoltre, può servirti anche per capire cosa richiedono gli utenti e quali sono i big topic di conversazione a livello generale e anche nel settore. Tutte queste attività possono aiutarti a migliorare i tuoi contenuti, stimolare la creatività e aumentare considerevolmente l’engagement.

    6. Proponi contenuti creativi

    La creatività è un fattore chiave per instaurare una connessione col pubblico e differenziarsi dai competitor. Per alcune aziende può essere più difficile di altre a causa della natura dei propri prodotti e servizi, ma sforzarsi e riuscire a essere creativi avrà un impatto notevole sui risultati.

    7. Cerca opportunità e sinergie con altre aziende

    Molti community manager commentano, condividono post di altre aziende o li rielaborano e rendono propri. Queste attività gli permettono di generare conversazioni e di creare nuove opportunità per aumentare l’engagement.

    In altri casi, può essere interessante sviluppare azioni congiunte con altri brand per raggiungere entrambi i pubblici, ma è importante che i brand siano collegati fra loro per non risultare incoerenti agli occhi dei follower.

    8. Lavora con un team specializzato

    Come dicevamo prima, un errore comune è non disporre di un team dedicato ai social, che possa lavorare a tutto tondo per sviluppare la strategia migliore per il brand. Avere del personale che si occupi delle varie piattaforme, però, non basta: deve anche avere una conoscenza specifica dei social media e del settore in cui opera il brand.

    9. Tieni traccia dei risultati

    Per ultimo, devi tenere traccia e analizzare i risultati per conoscere quali contenuti funzionano meglio, quali sono le aree di miglioramento e come poter potenziare le future campagne.

    Per poter fare tutto questo, devi stabilire fin dall’inizio i KPI per ogni piattaforma e, dove possibile, comparare i risultati con quelli dei periodi precedenti.

    Vedi anche: I principali KPI del Digital Marketing

     

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