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LEWIS

Di

Sarah Stracquadanio

Pubblicato il

Maggio 26, 2022

Tag

comunicazione, Sostenibilità

Table of Contents

    Sicuramente ti sarà capitato più di una volta di leggere un documento o un articolo sulla sostenibilità o sull’ambiente e imbatterti improvvisamente in una parola o in un concetto che non conoscevi. Può capitare, non preoccuparti. Per aiutarti abbiamo raccolto in questo articolo i 6 concetti chiave per comunicare la sostenibilità.


    White paper TEAM LEWIS Definisci il tuo messaggio chiave

    Definisci il tuo messaggio chiave

    Cos’è un messaggio efficace? Quanti ne servono? Come si trasformano
    i messaggi in una comunicazione chiara e in azioni concrete?

    Tutti noi che lavoriamo in comunicazione siamo abituati a confrontarci con notizie e termini che dobbiamo gradualmente assimilare e incorporare nel nostro vocabolario, per adattarci alla realtà di ogni cliente, del suo settore e poter comunicare correttamente.

    Ma quello che succede quando bisogna comunicare la sostenibilità ambientale è che lo scenario muta rapidamente in pochi anni, soprattutto nell’Unione Europea, a causa di una serie di iniziative, cambiamenti e normative che sono necessari per andare avanti, ma a volte possono creare un po’ di confusione.

    Cos’è la “sostenibilità”?

    La parola sostenibilità in realtà comprende molto di più della sola sfera ambientale. Secondo le Nazioni Unite, sostenibilità significa:

    “Soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.

    In altre parole, un’azienda o un’ente è sostenibile quando si sviluppa senza influenzare o impattare negativamente gli altri, garantendo così un equilibrio tra crescita economica, cura dell’ambiente e benessere sociale. Quindi, se parliamo di sostenibilità, dovremmo considerare anche aspetti come l’uguaglianza, la diversità o la povertà.

    Per esempio, risulta che gli effetti negativi del cambiamento climatico colpiscano maggiormente le donne, come abbiamo raccontato nel nostro ultimo report in collaborazione con HeForShe che indaga il rapporto fra Gender Equality e Climate Change.

    Quindi, oltre a comprendere cosa si intende per sostenibilità, è utile anche sapere che ne esistono diversi tipi:

    • Sostenibilità Ambientale
    • Sostenibilità Economica
    • Sostenibilità Sociale
    • Sostenibilità Politica

    La sostenibilità è un tema trasversale a tutti settori e le aree, e può riguardare le attività di ogni nostro cliente. È fondamentale comprendere questi nuovi concetti e rivedere le nostre convinzioni, specialmente con i tempi che cambiano.

    6 punti chiave per comunicare la sostenibilità

    Concetti chiave sulla sostenibilità

    1 – I criteri ESG

    Qui facciamo un ulteriore passo avanti. Per comprendere cosa significhi ESG, dobbiamo spiegare cosa significa il suo acronimo: in inglese ESG sta per Environmental, Social e Governance.

    Questa sigla fa riferimento a tutti quei fattori che rendono sostenibile un’azienda. Oltre l’aspetto puramente ambientale e sociale, si occupa anche della governance, della cultura aziendale, dei suoi processi di gestione, della trasparenza e dell’etica.

    Perché i criteri ESG sono importanti? Come ci accorgeremo sempre più spesso, riguardano strategie con un ruolo chiave nelle aziende, al punto che le società di investimento ne tengono conto nell’analisi dei loro asset.

    2 – Crisi climatica

    Il concetto di crisi climatica si riferisce ai cicli climatici naturali del pianeta che sono stati alterati dall’attività umana. Soprattutto le massicce emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, che causano il ben noto riscaldamento globale.

    Ciò che è importante sapere è che, secondo gli esperti, un aumento della temperatura media globale di 1,5° comporterebbe danni catastrofici irreversibili e che i governi di tutto il mondo stanno elaborando piani per cercare di contenere questo aumento.

    La questione è sotto i riflettori dei media anche grazie alle manifestazioni in tutto il mondo e a fenomeni come il movimento Friday for Future.

    3 – Carbon Footprint

    La Carbon Footprint, o impronta di carbonio è definita come “la quantità totale di gas a effetto serra emessi direttamente o indirettamente da un individuo, un’organizzazione, un evento o un prodotto”. È qui che entrano in gioco i concetti di Scope 1, 2 e 3. Per calcolare l’impronta di carbonio di un’azienda o di un’entità, si distinguono tre tipi di emissioni:

    Scope 1 – Sono quelli prodotti direttamente da un’azienda o da un ente durante la combustione, per esempio con l’uso di forni, caldaie o veicoli.

    Scope 2 – Emissioni prodotte indirettamente, per esempio quelle derivanti dai consumi di elettricità dall’organizzazione.

    Scope 3 – Anche queste sono indirette e sono legate all’attività di un’azienda, ma sono possedute e controllate da terzi. Ne sono un esempio viaggi di lavoro con mezzi esterni, attività logistiche svolte da terzi o l’utilizzo di prodotti o servizi di fornitori.

    4 – Carbon Neutrality o Net Zero

    Questi termini sono molto usati nella comunicazione della sostenibilità con le PR. Si riferiscono alle aziende che cercano di ridurre a zero le proprie emissioni di anidride carbonica. Secondo il Parlamento europeo, un’azienda può raggiungere la Carbon Neutrality quando “viene emessa nell’atmosfera la stessa quantità di CO2 che viene rimossa attraverso diverse modalità, raggiungendo un bilancio pari a zero della propria impronta di carbonio”.

    Per ottenere un simile equilibrio è necessario quindi sia ridurre le emissioni, che compensarle. Per esempio, è possibile preferire l’utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili o piantare alberi che assorbano tanta CO2 quanta se ne emette.

    5 – Agenda 2030

    L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un piano d’azione europeo che stabilisce 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. In linea con il concetto di sostenibilità spiegato all’inizio, gli obiettivi puntano a garantire a tutte le persone una vita migliore, senza compromettere il pianeta.

    6 – Gli stakeholder

    Tra i portatori di interesse solitamente troviamo i dipendenti, i partner, i clienti, le amministrazioni pubbliche, le ONG, gli azionisti e gli investitori, oltre a molti altri. Non è un termine nuovo, ma è un elemento da tenere sempre più in considerazione nella comunicazione della sostenibilità di un’azienda. Non parliamo più solo ai media o ai clienti, ma a un intero ecosistema di stakeholder che sono molto attenti alle comunicazioni sulla sostenibilità e sulle questioni ESG.

    Hai bisogno di una mano per comunicare l’impegno della tua azienda per la sostenibilità ambientale?
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